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La campagna elettorale di Meloni in Basilicata: tra critiche e sostegno a Bardi
In una serata fredda a Potenza, la piazza Don Bosco si è riempita solo a metà per ascoltare Giorgia Meloni e i leader del centrodestra, venuti per sostenere la candidatura di Vito Bardi alla presidenza della Regione Basilicata. Nonostante il clima gelido e una partecipazione inferiore alle aspettative, Meloni non ha esitato a tirare fuori l’artiglieria pesante, lanciando accuse contro la sinistra e vantando i successi del suo governo. «In un anno e mezzo questo governo ha prodotto molto di più di quanto governi della sinistra messi insieme con lo scotch hanno messo insieme in un’intera legislatura», ha affermato con fermezza la presidente del consiglio.
Gianfranco Rotondi, con una citazione di Georges Clemenceau, ha fatto riferimento alla serietà della guerra, scherzando sul ruolo di Bardi, descritto come un ‘generale prestato alla politica’. Tuttavia, non sono mancate le domande senza risposta, soprattutto riguardo al perché una regione ricca di risorse come la Basilicata percepisca un netto declino.
Il sostegno politico a Bardi tra ambizioni e critiche
La destra si presenta unita nel sostegno a Bardi, nonostante le critiche e le sfide interne. I leader del centrodestra, tra cui Antonio Tajani, hanno sottolineato come l’appoggio del governo nazionale possa essere un elemento di trazione per la regione, che si affida agli investimenti pubblici per superare le difficoltà economiche. «La dimostrazione del buon governo di Bardi sta nelle molte liste che lo sostengono. I confini si allargano, il vero campo largo è il centrodestra», ha dichiarato Tajani, nonostante il freddo pungente che lo ha colto impreparato.
La scelta di Bardi di accettare il progetto dell’autonomia differenziata ha sollevato polemiche, soprattutto da parte degli avversari politici come Schlein e Conte, che vedono in tale progetto una minaccia per la gestione dei servizi al Sud. Di fronte a queste critiche, Bardi ha parzialmente ritrattato il suo giudizio, posizionandosi in una via di mezzo che ha lasciato spazio a interpretazioni diverse.
La questione dell’autonomia differenziata e le infrastrutture lucane
Il dibattito sull’autonomia differenziata ha acceso gli animi, con il centrodestra che cerca di rassicurare l’elettorato del Sud sull’equità del progetto. «Stiamo lavorando perché l’autonomia differenziata possa essere un obiettivo equo anche per il Sud Italia», ha precisato Tajani, cercando di allontanare i timori di una spaccatura tra Nord e Sud. Salvini, invece, ha preferito concentrarsi su temi più leggeri, elogiando i prodotti locali come il peperone crusco lucano, in netto contrasto con le polemiche più accese.
Un’altra questione spinosa riguarda le infrastrutture e i trasporti in Basilicata, un tema storico che continua a rappresentare un punto dolente per la regione. La proposta di Bardi di un circuito di trasporti in elicottero è stata vista più come una resa che come una soluzione futuristica, evidenziando le difficoltà di mobilità in una regione caratterizzata da un territorio complesso e spesso isolato.
In conclusione, la campagna elettorale in Basilicata si è rivelata un crocevia di strategie politiche, ambizioni e critiche. Il sostegno a Bardi da parte del centrodestra nazionale, nonostante le controversie e le sfide, dimostra la volontà di consolidare la presenza politica nella regione, affrontando al contempo questioni delicate come l’autonomia differenziata e il miglioramento delle infrastrutture. La strada verso le elezioni si preannuncia ricca di tensioni e aspettative, in un contesto in cui il futuro della Basilicata è al centro del dibattito.