Un commosso addio a Adriano Scandellari: la comunità di Ponte San Nicolò si unisce nel dolore
La cittadina di Ponte San Nicolò ha vissuto momenti di profondo cordoglio e commozione sabato 20 aprile, quando ha detto l’ultimo addio a Adriano Scandellari, l’ingegnere di 57 anni tragicamente scomparso l’9 aprile in un incidente presso la centrale elettrica Enel di Suviana, nell’Appennino bolognese. La cerimonia funebre ha visto una partecipazione straordinaria: circa mille persone hanno affollato il sagrato della chiesa di San Nicola e gli interni, riempiendo i banchi sin dalle prime ore del mattino, in una giornata dichiarata di lutto cittadino.
La cerimonia funebre: tra dolore e ricordo
Alle 10:30, il feretro di Scandellari è stato accolto da un silenzio carico di rispetto e commozione, mentre veniva trasportato sul sagrato della chiesa dalla moglie Sabrina Greggio e le due figlie, Elena e Laura. L’atmosfera era permeata da un sentimento di grande cordoglio, palpabile sia all’interno della chiesa che all’esterno, dove era stato allestito un maxi schermo per consentire a tutti di partecipare al rito. La macchina organizzativa, imponente, ha garantito che tutto si svolgesse nella massima sicurezza, permettendo alla comunità di rendere omaggio al caro scomparso in un clima di ordinata partecipazione.
Un evento singolare: il ricordo di Don Daniele
Un momento particolarmente toccante è stato quando Don Daniele, parroco della chiesa di San Nicola, ha preso la parola per condividere un evento che ha profondamente colpito la comunità. “Mercoledì 17 aprile”, ha raccontato, “abbiamo chiuso il feretro e salutato il suo volto: nella stessa ora un fulmine ha colpito il nostro campanile e l’orologio si è fermato”. Questo dettaglio non è passato inosservato, soprattutto perché l’orologio era stato sotto la cura dello stesso Scandellari. Questo episodio ha lasciato i presenti in uno stato di riflessiva commozione, aggiungendo un elemento di misteriosa coincidenza che ha reso l’addio ancora più emotivo e significativo.
La comunità si stringe intorno alla famiglia di Scandellari
La scomparsa di Adriano Scandellari ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nel cuore della sua famiglia, ma in tutta la comunità di Ponte San Nicolò. La grande partecipazione al funerale testimonia il legame profondo che Scandellari aveva saputo creare con i suoi concittadini, sia nella sua vita professionale che in quella privata. La solidarietà mostrata nei confronti della moglie e delle figlie sottolinea il forte senso di comunità che caratterizza questo piccolo centro, dove il dolore e la perdita di uno diventano il dolore e la perdita di tutti.
Il ricordo di Scandellari resterà vivo nelle menti e nei cuori di coloro che lo hanno conosciuto, ammirato e amato. La sua scomparsa prematura è un monito sulla fragilità della vita e sull’importanza di valori come l’amicizia, la solidarietà e il senso di comunità. In questi momenti di dolore, Ponte San Nicolò ha dimostrato di essere una comunità unita, capace di affrontare insieme le avversità, stringendosi attorno alla famiglia del caro scomparso in un abbraccio collettivo di conforto e speranza.
La cerimonia di addio a Adriano Scandellari è stata un momento di forte commozione e riflessione per l’intera comunità di Ponte San Nicolò, che ha saputo unirsi nel ricordo e nel dolore, mostrando il volto più autentico e solidale dell’umanità. La presenza di mille persone al funerale e il racconto del parroco Don Daniele hanno sottolineato quanto profondamente Scandellari fosse radicato nel cuore della sua comunità e quanto la sua improvvisa scomparsa abbia lasciato un segno indelebile.