La rivoluzione digitale e l’intelligenza artificiale: il discorso di Mantovano
La cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di formazione del Sistema di intelligence, tenutasi presso la prestigiosa sede dei servizi di Palazzo Dante, è stata l’occasione per l’Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, di affrontare temi di stringente attualità e di grande rilevanza per il futuro del paese. Tra i presenti, figure di spicco della Repubblica Italiana, come il capo dello Stato, Sergio Mattarella, e il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, oltre ai direttori dei servizi Elisabetta Belloni (Dis), Giovanni Caravelli (Aise) e Bruno Valensise, quest’ultimo insediatosi proprio in tale occasione al vertice dell’Aisi.
Il discorso di Mantovano ha colpito l’auditorio per l’audace inizio, con la lettura di un passaggio generato da un software di intelligenza artificiale (IA), che immaginava le sue parole in occasione dell’evento. ‘Oggi l’Italia si trova all’inizio di una nuova alba, quella del rinascimento digitale’, così iniziava il testo, delineando una visione futuristica che, seppur non espressa direttamente dall’oratore, ha evidenziato l’incredibile potenziale e i pericoli dell’IA.
Intelligenza artificiale: tra progresso e rischio delle fake news
Mantovano ha sottolineato un aspetto cruciale e spesso sottovalutato dell’avanzamento tecnologico: la diffusione delle fake news e il ruolo dell’intelligenza artificiale in questo fenomeno. ‘Se aveste letto questo brano sui social associato al mio nome, lo avreste senza problemi attribuito a me’, ha affermato, evidenziando come l’IA possa essere utilizzata per generare informazioni false o fuorvianti con grande facilità. Questa capacità dell’IA di creare contenuti apparentemente autentici porta con sé la necessità di una ‘accurata e laboriosa ricerca del vero’, come ha descritto Mantovano, sottolineando l’importanza di distinguere tra realtà e finzione in un’epoca caratterizzata da un costante bombardamento informativo.
Il sottosegretario ha poi approfondito la questione, evidenziando come la ricerca della verità sia non solo una necessità sociale e politica, ma anche esistenziale. La sfida che l’intelligenza artificiale pone alla società moderna è quindi duplice: da un lato, offre strumenti innovativi e rivoluzionari per il progresso; dall’altro, richiede un impegno costante nella valutazione critica delle informazioni, per prevenire la diffusione di notizie false che possono avere conseguenze significative sul tessuto sociale e politico.
Formazione e consapevolezza nell’era dell’IA
L’intervento di Mantovano ha evidenziato l’importanza della formazione e della preparazione degli agenti di intelligence nell’attuale contesto tecnologico. ‘E per l’intelligence, il dato di verità è costitutivo’, ha rimarcato, sottolineando come gli strumenti operativi debbano mirare a una comprensione della realtà che sia il più possibile vicina alla verità, per fornire ai decisori politici le informazioni necessarie a compiere scelte informate.
La responsabilità della Scuola di formazione viene quindi accentuata, considerata la sua funzione non solo nell’addestramento operativo degli agenti, ma anche e soprattutto nella loro formazione a tutto tondo. In un’epoca in cui le minacce sono variegate e possono manifestarsi su più fronti – dal terrorismo alla criminalità organizzata, dalle questioni economico-finanziarie alle minacce ibride, dalla proliferazione al cyber – formare individui capaci di discernere e comprendere pienamente la realtà diventa cruciale. Mantovano conclude sottolineando il concetto di approccio antropocentico, essenziale per sfruttare al meglio le potenzialità dell’intelligenza artificiale, minimizzando al contempo i rischi associati.
Prima del discorso del sottosegretario, ha avuto luogo una lectio magistralis sul tema dell’intelligenza artificiale tenuta dal neurochirurgo Giulio Maira, che ha ulteriormente arricchito la riflessione su come la tecnologia IA possa influenzare il futuro della società, ponendo le basi per un dibattito profondo e articolato sui limiti e le possibilità offerte da queste tecnologie emergenti.