La mostra su Giovanni Gentile: un viaggio tra cultura e politica
Un evento espositivo di rilievo si è aperto a Roma, illuminando la figura di Giovanni Gentile, filosofo tra i più influenti e dibattuti del Novecento italiano. La mostra, intitolata ‘Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica’, ha aperto le sue porte al pubblico, presentando un’immersione nella vita e nell’opera di un intellettuale che ha attraversato con la sua azione le vicende culturali e politiche del suo tempo. Il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha sottolineato l’importanza di riconoscere il contributo culturale di Gentile, affermando che ‘la sua elaborazione teorica offre ancora oggi spunti’ e che la mostra si propone di far conoscere ‘la vita e l’opera di Gentile dando risalto al suo ruolo di organizzazione della cultura’.
Un percorso espositivo articolato
All’Istituto Centrale per la Grafica di Roma, la mostra si snoda attraverso tre sale, ciascuna dedicata a un aspetto diverso dell’impegno culturale e politico di Gentile. Dalla sua biografia, passando per la direzione di istituzioni di prestigio come la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Accademia Nazionale dei Lincei, fino alla controversa Riforma Gentile del sistema scolastico italiano. Le opere in esposizione, tra cui documenti originali e riproduzioni, provengono da collezioni di enti e istituti che testimoniano l’ampio spettro dell’influenza di Gentile, non solo durante il regime fascista ma anche nel panorama culturale repubblicano successivo.
Un intellettuale controverso
La figura di Giovanni Gentile si colloca in un contesto storico e culturale complesso. La sua adesione al fascismo e il suo ruolo attivo nella politica culturale del regime pongono inevitabili questioni sul suo lascito intellettuale. La mostra, tuttavia, si propone di esaminare la sua opera e il suo impatto sulla cultura italiana in una prospettiva laica e aperta, come sottolineato dal Direttore generale Educazione, ricerca e istituti culturali, Andrea De Pasquale, che ha evidenziato la ‘difficoltà nella progettazione di questa mostra’ data la necessità di bilanciare la riconoscenza dell’apporto culturale di Gentile con la critica al suo impegno politico. L’approccio scelto mira a valorizzare la dimensione culturale del suo operato, senza trascurare le implicazioni etiche e storiche della sua adesione ideologica.
Una riforma che ha segnato la storia
Particolare attenzione nella mostra è dedicata alla Riforma Gentile, un punto di svolta nel sistema educativo italiano. Promulgata nel 1923, questa riforma ha introdotto principi di selezione e gerarchia nel mondo della scuola, enfatizzando lo studio delle tradizioni storiche e degli studi umanistici. Nonostante le controversie, la riforma ha lasciato un segno indelebile sull’istruzione italiana, riflettendo la visione educativa e culturale di Gentile. La discussione su questo aspetto del suo lavoro rimane attuale, testimoniando la complessità del suo eredità.
Il ruolo delle istituzioni culturali
La mostra non solo celebra la figura di Gentile come filosofo e intellettuale, ma mette anche in luce il suo impegno nella fondazione e direzione di istituzioni culturali chiave nel panorama italiano. Attraverso la sua opera, Gentile ha contribuito a definire il volto della cultura italiana, influenzando generazioni di studiosi, studenti e cittadini. Le istituzioni da lui promosse, come evidenziato nel percorso espositivo, continuano a operare, mantenendo vivo il suo spirito innovativo e la sua visione culturale. Questa componente della mostra offre uno spaccato importante sulla capacità di Gentile di agire come catalizzatore di cambiamenti duraturi nel campo della cultura e dell’educazione.
La mostra ‘Scendere per strada. Giovanni Gentile tra cultura, istituzioni e politica’ propone dunque un viaggio nella storia culturale italiana del Novecento, attraverso la vita e l’opera di uno dei suoi protagonisti più complessi e influenti. Attraverso un’esplorazione equilibrata e approfondita, l’esposizione invita a riflettere sulle dinamiche tra pensiero filosofico, azione politica e organizzazione culturale, offrendo al pubblico l’opportunità di confrontarsi con le sfide e le contraddizioni di un periodo storico di fondamentale importanza per l’Italia e per l’Europa tutta.