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Tragedia Familiare ad Aprica: Anziano Ritrovato in Condizioni Critiche Accanto al Cadavere della Moglie
In un tranquillo paese della Valtellina, un episodio sconvolgente ha interrotto la quiete della comunità locale. Una coppia di anziani, Giorgio Monticelli e la sua moglie, sono stati trovati in circostanze tragiche nel loro appartamento ad Aprica. La donna, il cui corpo era in avanzato stato di decomposizione, è presumibilmente deceduta alcune settimane fa, lasciando il marito, Giorgio, in condizioni disperate accanto a lei. L’uomo, affetto da cancrena alla gamba, è ora ricoverato in ospedale, con il rischio di un’amputazione.
La scoperta è stata fatta dopo che alcuni vicini, allarmati da un forte odore proveniente dall’appartamento, hanno chiamato i carabinieri. Ad aprire la porta è stato il figlio della coppia, Antonio Monticelli, 61 anni, che inizialmente ha tentato di minimizzare la situazione dicendo ai militari: ‘La mamma e il papà sono a letto. Non c’è bisogno che entriate. Qui è tutto in ordine’. Tuttavia, una volta all’interno, i carabinieri si sono trovati di fronte alla macabra realtà.
Le Indagini e la Posizione del Figlio
Antonio, unico figlio della coppia, è ora ricoverato nel reparto di Psichiatria ed è indagato per abbandono di persona incapace e occultamento di cadavere. Le sue dichiarazioni ai carabinieri rivelano una possibile negazione della gravità della situazione: ‘La mamma è morta nel sonno. Papà mi ha detto di lasciarla con lui, non voleva che chiamassi nessuno. Non voleva far preoccupare nessuno’. Gli inquirenti ritengono che la morte della madre sia avvenuta per cause naturali, ma l’autopsia dovrà chiarire le effettive circostanze del decesso. Qualora emergessero responsabilità legate alle condizioni di vita imposte ai due anziani, le accuse nei confronti di Antonio potrebbero aggravarsi.
La famiglia Monticelli, originaria di Verona, aveva scelto di trasferirsi ad Aprica durante la pandemia, con l’intenzione di trascorrere lì gli ultimi anni. Il loro appartamento si trova in un edificio che conta una quindicina di unità, la maggior parte delle quali sono seconde case. Solo un’altra coppia vive stabilmente nell’edificio e sono stati proprio loro a lanciare l’allarme.
Il Ruolo della Comunità nell’Allarme
La vicinanza ha giocato un ruolo fondamentale nella scoperta della tragedia. Una delle vicine, in particolare, ha raccontato di aver percepito un forte odore, inizialmente attribuito alla presenza di un animale morto. Tuttavia, l’assenza di prove e la consapevolezza della presenza degli anziani, che non si vedevano mai fuori dall’appartamento, hanno spinto a contattare le forze dell’ordine per un controllo. ‘Abbiamo sentito questo forte odore che poi con il caldo è venuto fuori’, ha dichiarato la donna durante la trasmissione La Vita in Diretta su Rai Uno, sottolineando come la decisione di chiamare i carabinieri sia nata dalla preoccupazione per i due anziani.
La vicina ha inoltre descritto il rapporto distante con Antonio Monticelli, limitato a brevi saluti nel garage, senza mai intravedere segni della tragica situazione domestica. ‘Ci incontravamo nel garage per un saluto. Mai parlato con lui. Era sempre lì nel garage, magari con il telefonino appoggiato sulla sua macchina. Non li ho mai visti. Mai usciti di casa, mai incrociati’, ha aggiunto.
Questa terribile vicenda ha scosso la comunità di Aprica, portando all’attenzione la delicata questione dell’assistenza agli anziani e della salute mentale. La solidarietà dei vicini e la prontezza nell’allertare le autorità hanno svelato una realtà dolorosa, celata dietro le porte chiuse di un’apparente normalità familiare.