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Tragedia alla Centrale di Suviana: Addio a Adriano Scandellari, Ingegnere di Valore
La comunità di Roncaglia di Ponte San Nicolò (Padova) e il mondo dell’ingegneria italiana sono in lutto per la perdita di Adriano Scandellari, ingegnere di spicco di Enel Green Power, tragicamente scomparso a seguito dell’esplosione alla centrale idroelettrica di Enel Green Power sul lago di Suviana. Il drammatico evento, avvenuto a 30 metri di profondità martedì pomeriggio, ha portato alla luce la gravità delle condizioni di lavoro in alcuni impianti e ha riacceso il dibattito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Scandellari, che aveva 57 anni, lavorava da febbraio all’impianto emiliano per una serie di collaudi, ricoprendo il ruolo di dirigente presso la sede di Enel Green Power di Mestre. Il suo ritorno a casa era previsto per il 12 aprile, un ritorno che, purtroppo, non avverrà mai. Il suo corpo è stato recuperato al piano -9 della centrale, insieme ad altri colleghi, segnando un tragico epilogo per lui e per la comunità che lo stimava.
Un Riconoscimento Presidenziale e una Comunità in Lutto
Prima della tragedia, Scandellari era stato onorato con la Stella del Lavoro dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 5 dicembre 2023. Questo riconoscimento, che premia l’eccellenza nel mondo del lavoro italiano, evidenzia l’impegno e la dedizione di Scandellari nella sua professione. La perdita di una figura così rispettata ha scosso profondamente la comunità, con il sindaco e il presidente del Veneto, Luca Zaia, che hanno espresso il loro cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia del defunto.
Le parole di Zaia riecheggiano il senso di perdita e di vicinanza verso la famiglia di Scandellari e verso tutti quelli che hanno subito conseguenze da questo tragico evento. “È una notizia tristissima che apprendiamo con immenso dolore”, ha dichiarato, sottolineando come Scandellari abbia onorato la Stella al Merito del Lavoro “fino all’estremo”.
Una Comunità che Cerca Risposte
L’incidente ha posto nuovamente l’accento sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, soprattutto in impianti che, come quello di Suviana, presentano specifici rischi operativi. I cento vigili del fuoco impegnati nelle operazioni di soccorso hanno affrontato condizioni estreme, con visibilità nulla e difficoltà di movimento a causa dell’acqua che ha invaso i locali dopo l’esplosione. La dinamica dell’incidente, con il crollo del soffitto seguito dall’allagamento, solleva interrogativi sulla manutenzione e sulle procedure di emergenza adottate nella centrale.
La comunità scientifica e ingegneristica, insieme alle autorità locali, ora si trova di fronte alla necessità di fare chiarezza sulle cause dell’incidente, per prevenire future tragedie e garantire la sicurezza dei lavoratori. Il ricordo di Scandellari, un uomo descritto come “amatissimo e molto stimato”, rimarrà un monito all’importanza della prevenzione e della responsabilità in ogni ambito lavorativo.
Solidarietà e Cordoglio dalla Comunità Ecclesiastica
Il vescovo di Padova, monsignor Claudio Cipolla, ha espresso il suo profondo cordoglio per la scomparsa di Scandellari, sottolineando il momento di dolore e la vicinanza alla famiglia. In particolare, ha ricordato l’impegno di Scandellari nella comunità parrocchiale di Ponte San Nicolò, dove era attivo e ricopriva anche l’incarico di vicepresidente del consiglio pastorale. Queste parole sottolineano l’importanza delle figure come Scandellari non solo nel mondo del lavoro ma anche nella vita comunitaria e nella solidarietà sociale.
La tragedia ha lasciato una ferita profonda in coloro che conoscevano e stimavano Scandellari, ma anche nella comunità più ampia che ora si trova a riflettere sulla fragilità della vita e sull’importanza della sicurezza e del supporto reciproco. La speranza è che, dal dolore e dalla perdita, possano emergere iniziative volte a migliorare le condizioni di lavoro e a rafforzare la coesione comunitaria, in memoria di un uomo che ha lasciato un’impronta indelebile nel cuore di molti.