![Tragedia nella centrale idroelettrica di Suviana: la cronaca di un disastro che ha scosso l'Italia 1 Tragedia alla centrale di Suviana: quattro operai dispersi in un incidente che scuote la comunità](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/tragedia-alla-centrale-di-suviana-quattro-operai-dispersi-in-una-nuova-strage-sul-lavoro.webp)
Tragedia nella centrale idroelettrica di Suviana: la cronaca di un disastro
La centrale idroelettrica di Enel Green Power sul lago di Suviana è stata teatro di un grave incidente che ha scosso l’opinione pubblica e messo nuovamente in discussione le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro in Italia. Un’esplosione ha interrotto bruscamente la vita lavorativa di quindici operai, quattro dei quali risultano ancora dispersi e per i quali le speranze di ritrovamento sono “ridotte al lumicino”, come dichiarato dal portavoce dei Vigili del fuoco. La situazione, descritta come un “grattacielo rovesciato”, pone sfide quasi insormontabili per i soccorritori, impegnati in un’operazione di ricerca complicata dalla visibilità zero e dall’allagamento progressivo della struttura.
Le operazioni di soccorso, riprese dopo una necessaria interruzione per valutare i rischi legati alla pressione dell’acqua, si concentrano ora nei livelli più profondi dell’impianto, dove i quattro operai sono intrappolati. Il comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Bologna, Calogero Turturici, ha confermato l’impiego di tutte le risorse disponibili per affrontare un’operazione rallentata ma non interrotta, grazie anche all’intervento tecnologico di un “robottino” per le ispezioni.
Interventi e testimonianze: il racconto di una tragedia
Il boato che ha segnato l’inizio della tragedia è stato avvertito intorno alle 14.30 di martedì, generando immediatamente allarme e preoccupazione. Tra i quindici operai presenti al momento dell’esplosione, otto sono stati recuperati, con cinque feriti gravi e tre vittime, mentre quattro rimangono dispersi. La testimonianza di Pierfrancesco Firenze, uno dei sopravvissuti, offre uno sguardo da vicino sul dramma: “Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio”.
La vicepresidente dell’Emilia-Romagna, Irene Priolo, ha illustrato le misure adottate da Enel per facilitare le operazioni di soccorso, tra cui l’abbassamento del livello dell’acqua nel lago di Suviana e l’aspirazione degli oli presenti nell’area dell’incidente. Queste azioni mirano a migliorare l’accesso e la sicurezza per i vigili del fuoco impegnati nelle ricerche.
Le indagini e la voce dei sindacati
Le autorità hanno avviato un’indagine per ricostruire le cause dell’incidente, ipotizzando i reati di disastro e omicidio colposo. Le testimonianze dei sopravvissuti e le analisi tecniche saranno cruciali per chiarire la dinamica degli eventi. Intanto, i sindacati sollevano questioni inquietanti sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, ha rivelato che già un anno prima dell’incidente erano state espresse preoccupazioni sulla sicurezza nella centrale, senza ricevere risposte adeguate.
La tragedia ha anche messo in luce la complessità delle relazioni lavorative all’interno dell’impianto, con la presenza di dipendenti diretti, lavoratori esterni e persino un pensionato impegnato nelle operazioni. Enel Green Power ha precisato che al momento dell’incidente erano in corso lavori di efficientamento, affidati a tre aziende leader nel settore.
Un pericolo sfiorato da una scolaresca
Un elemento di sollievo, in mezzo alla tragedia, riguarda la fortuna di una scolaresca in gita nelle vicinanze della centrale al momento dell’esplosione. Gli studenti, provenienti dalle scuole Muratori di Vignola, si trovavano a circa un chilometro di distanza, lontani dal pericolo. La decisione tempestiva dei docenti di spostare il gruppo ha evitato che la situazione prendesse una piega ancora più tragica.
L’incidente della centrale idroelettrica di Suviana rimane un drammatico monito sulla necessità di garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando l’importanza di ascoltare le preoccupazioni espresse dai lavoratori e dai loro rappresentanti. Mentre la comunità attende risposte e chiarimenti, l’impegno dei soccorritori continua senza sosta, nella speranza di poter ancora trovare segni di vita sotto le macerie.