Tragedia alla centrale di Suviana: quattro operai dispersi
Nella giornata di martedì, un’esplosione ha scosso la centrale idroelettrica di Enel Green Power situata sul lago di Suviana, in Emilia-Romagna, causando una nuova strage sul lavoro. Quattro operai rimangono dispersi, intrappolati a oltre 30 metri di profondità in quello che viene descritto come un ‘grattacielo rovesciato’. Nonostante le ricerche incessanti, le speranze di ritrovarli vivi si affievoliscono. ‘Non chiudiamo la speranza, ma trovarli vivi sarebbe un miracolo’, ha dichiarato il portavoce dei Vigili del fuoco.
Le operazioni di soccorso, ostacolate da una visibilità quasi nulla e dall’allagamento che avanza, hanno richiesto una pausa forzata a causa di rischi eccessivi, per poi riprendere in serata. ‘Quelle strumentali, con robottino, non sono mai state interrotte. C’era un rischio idraulico grave che abbiamo risolto svuotando la condotta dalla pressione dell’acqua e ora possiamo procedere in sicurezza con il personale’, ha spiegato Calogero Turturici, comandante provinciale dei vigili del fuoco di Bologna.
Le testimonianze e l’inchiesta
La dinamica dell’incidente è al centro delle indagini. ‘Ho visto la fiammata e poi il fumo, ho sentito lo scoppio. Io tutto bene ma purtroppo è successo questo’, ha raccontato Pierfrancesco Firenze, uno dei sopravvissuti. La sua testimonianza, insieme a quelle degli altri operai e alle consulenze tecniche, sarà fondamentale per ricostruire l’accaduto. Gli inquirenti hanno aperto un’inchiesta ipotizzando i reati di disastro e omicidio colposo, senza al momento iscrizioni nel registro degli indagati.
La tragedia ha sollevato nuovamente questioni sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. ‘Un anno fa la nostra organizzazione sindacale denunciò il fatto che non si intervenisse sulla sicurezza’, ha dichiarato Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, sottolineando la mancanza di risposte a tali denunce.
Interventi e misure di sicurezza
Nel tentativo di facilitare le operazioni di soccorso, Enel ha abbassato il livello del lago di Suviana e ha iniziato la rimozione degli oli presenti nell’area dell’incidente. Queste misure hanno consentito ai Vigili del fuoco di procedere con una migliore ispezione dell’impianto. Al contempo, il lavoro delle idrovore continua per rimuovere l’acqua dalla vasca.
Le vittime dell’esplosione, tra cui tre operai già deceduti e i quattro dispersi, erano impegnati nei lavori di messa in opera della turbina dopo alcuni lavori di ammodernamento. La loro scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile nelle loro famiglie e tra i colleghi, molti dei quali si conoscevano da anni.
La comunità e il lavoro di squadra
La comunità locale e i colleghi degli operai dispersi e deceduti sono in attesa di risposte, sperando ancora in un esito positivo delle operazioni di ricerca. La tragedia ha unito sindacati, forze dell’ordine e autorità locali nel chiedere maggiori controlli e sicurezza nei luoghi di lavoro, per evitare che simili incidenti si ripetano in futuro.
Enel Green Power, da parte sua, ha sottolineato che al momento dell’incidente erano in corso lavori di efficientamento contrattualizzati con aziende primarie del settore. La sicurezza dei lavoratori e la prevenzione degli incidenti restano al centro del dibattito, in un momento di lutto e ricerca della verità dietro a questa ennesima tragedia sul lavoro.
Il caso ha evocato riflessioni sul mondo del lavoro in Italia, toccando temi delicati come la sicurezza sul lavoro, la responsabilità delle aziende e l’importanza della prevenzione. Mentre le indagini proseguono, la comunità si stringe attorno alle famiglie delle vittime, con la speranza che giustizia sia fatta e che simili tragedie possano essere evitate in futuro.