Nel cuore dell’Appennino bolognese, una giornata di lavoro si è trasformata in tragedia presso la centrale elettrica Enel Green Power situata vicino al lago di Suviana. Un’esplosione improvvisa ha scosso la struttura intorno alle 14.30, provocando un incendio e il crollo di un solaio. Questo tragico evento ha coinvolto dodici tecnici, causando tre morti sul colpo, quattro dispersi e cinque feriti gravi.
L’Incidente e le Sue Vittime
La deflagrazione ha avuto luogo all’ottavo piano sotto lo zero, seguita dal crollo di un solaio che ha travolto i tecnici impegnati in lavorazioni di adeguamento della centrale. Tra le vittime, tutte appartenenti a ditte esterne tranne un ex dipendente Enel, è stato riconosciuto anche un consulente impiegato per queste società. I corpi delle tre vittime sono stati prontamente identificati, mentre le operazioni di ricerca dei dispersi sono continuate incessantemente.
Sforzi di Soccorso e Solidarietà
Da quel momento, è stato avviato un massiccio dispiegamento di forze. Dodici squadre di vigili del fuoco, inclusi due team di sommozzatori, si sono mobilitate per affrontare l’emergenza. A queste si sono aggiunte due squadre specializzate in ricerche sotto le macerie, impegnate in un’operazione complessa fino a 40 metri sottoterra. Sul luogo dell’incidente, si è riversata anche l’attenzione delle autorità locali e nazionali, con la vicepresidente della Regione Emilia-Romagna, Irene Priolo, e il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che hanno espresso il loro cordoglio e richiamato l’attenzione sulla gravità della tragedia. Anche la premier Giorgia Meloni e il capo dello Stato, Sergio Mattarella, hanno inviato messaggi di vicinanza alle famiglie delle vittime.
La centrale di Suviana, elemento chiave nella rete idroelettrica nazionale, si è trovata al centro di una delle peggiori tragedie lavorative degli ultimi anni in Italia. Questa struttura non solo è fondamentale per la generazione di energia rinnovabile ma rappresenta anche un pezzo di storia, essendo stata cruciale per il rilancio dell’elettricità in Italia dopo il blackout del 2003.
Indagini e Reazioni
Mentre le operazioni di soccorso continuavano, è emersa la necessità di indagare approfonditamente sulle cause dell’incidente. L’amministratore delegato di Enel Green Power, Salvatore Bernabei, ha garantito piena collaborazione con le autorità, sottolineando la priorità dell’azienda verso il personale coinvolto e le loro famiglie. La dinamica precisa dell’esplosione rimane ancora da chiarire, sebbene si sospetti che un rumore anomalo possa aver preceduto la tragedia.
La comunità locale, compresa la frazione di Bargi e il comune di Camugnano, ha mostrato una solidarietà straordinaria, supportando i soccorritori con ogni mezzo a disposizione. La tragedia ha scosso profondamente anche il mondo sindacale, con Cgil e Uil che hanno intensificato le loro iniziative per la sicurezza sul lavoro in reazione all’accaduto.
La perdita di vite umane e il numero di feriti e dispersi hanno riportato l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, un tema cruciale che continua a richiedere impegno e vigilanza costanti. Nelle prossime settimane, le indagini dovranno fare luce su come un simile disastro sia potuto accadere, per prevenire future tragedie e garantire che la sicurezza dei lavoratori sia sempre la priorità assoluta.