![Il Made in Italy: una battaglia per l'autenticità contro gli alimenti contraffatti 1 La battaglia per il vero Made in Italy: agricoltori in prima linea](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/il-made-in-italy-una-battaglia-per-lautenticita-contro-gli-alimenti-contraffatti.webp)
Il Made in Italy sotto assedio: la lotta contro gli alimenti contraffatti
Il fascino del Made in Italy nel settore agroalimentare si scontra con una realtà sempre più preoccupante: quella dei prodotti fake che, attraverso viaggi tortuosi e trasformazioni minimali, finiscono per essere etichettati come italiani. Un fenomeno che non solo inganna i consumatori ma mina direttamente l’economia e l’identità dei prodotti autenticamente italiani. In questo contesto, iniziative come il #nofakeinitaly, promosso da Coldiretti, cercano di sensibilizzare l’opinione pubblica e le autorità su una problematica in crescita.
Il passaggio di merci straniere attraverso le frontiere italiane, destinate a essere trasformate e vendute come prodotti nazionali, rappresenta una vera e propria sfida per i produttori locali. Da cosce di prosciutto che, una volta processate in Italia, assumono l’identità di prodotto italiano, a latte straniero che diventa mozzarella “made in Italy”, gli esempi di questa pratica sono numerosi e allarmanti. Coldiretti non esita a definirla “la madre di tutte le battaglie”, puntando il dito contro il concetto di “ultima trasformazione sostanziale” come criterio insufficiente per definire l’identità di un prodotto alimentare.
Una mobilitazione capillare contro le frodi alimentari
La mobilitazione di Coldiretti al Brennero, con la presenza di 10.000 agricoltori provenienti da ogni angolo d’Italia, rappresenta un segnale forte di protesta contro le pratiche di frode alimentare. Il presidente di Coldiretti Sicilia, Francesco Ferreri, ha sottolineato come persino prodotti come l’avocado, l’ortofrutta e il pane importati possano oscurare le eccellenze locali, una volta etichettati come italiani. Questo fenomeno non riguarda solo il danno all’immagine e alla qualità percepite dei prodotti italiani ma incide profondamente anche sui prezzi di mercato, come evidenziato da Pietro Luca Colombo, presidente della federazione Coldiretti Varese e cerealicoltore, che lamenta la caduta dei prezzi del grano a livelli insostenibili per i produttori nazionali.
Il sostegno alla causa di Coldiretti non è mancato anche sul fronte politico. Dichiarazioni come quelle di Stefano Bonaccini (PD) e di Stefano Patuanelli (Movimento 5 Stelle) mettono in luce l’importanza di difendere il Made in Italy e di affrontare uniti le sfide imposte da pratiche commerciali ingannevoli. La questione ha trovato eco anche in seno alla commissione Agricoltura del Senato, con Luca De Carlo (FdI) che ha sottolineato la necessità di un intervento legislativo più stringente a livello europeo per proteggere l’autenticità e l’integrità dei prodotti agricoli italiani.
La legislazione al centro del dibattito
La questione sollevata da Coldiretti pone in rilievo la necessità di una revisione del codice doganale europeo e delle normative che regolamentano la definizione di prodotto nazionale. L’attuale sistema, che permette a prodotti stranieri di acquisire l’etichetta “Made in Italy” attraverso l’ultima trasformazione sostanziale avvenuta sul territorio italiano, appare sempre più inadeguato di fronte all’esigenza di tutelare l’autenticità dei prodotti alimentari italiani. La cabina di regia sui controlli, recentemente istituita dal governo, rappresenta un passo avanti nella lotta contro le frodi alimentari, ma, come evidenziato dai protagonisti di questa mobilitazione, è necessario andare oltre.
La battaglia contro la contraffazione alimentare e la difesa del Made in Italy richiedono, quindi, un impegno congiunto che coinvolga produttori, consumatori, istituzioni e legislatori. Solo attraverso una normativa più chiara e severa, unita a un sistema di controlli efficace e capillare, sarà possibile proteggere l’eredità culinaria italiana, garantendo ai consumatori la qualità e l’autenticità che da sempre caratterizzano i prodotti Made in Italy. Nel frattempo, l’impegno di Coldiretti e il sostegno del mondo politico e agricolo rappresentano un segnale importante nella lotta a un fenomeno che rischia di minare profondamente l’identità e l’economia dell’agroalimentare italiano.
La difesa del Made in Italy passa, dunque, attraverso la consapevolezza dei consumatori e l’azione congiunta di tutti gli attori coinvolti. La valorizzazione delle eccellenze italiane e la lotta contro le frodi alimentari sono impegni che richiedono una strategia coordinata e decisa, per garantire che il valore aggiunto dell’autenticità italiana non venga eroso da pratiche commerciali ingannevoli. In attesa di normative più stringenti, la mobilitazione di Coldiretti e il dibattito sollevato rappresentano un primo passo cruciale verso la tutela del vero Made in Italy.