Il nuovo Documento di Economia e Finanza (Def) 2024 è stato approvato dal Consiglio dei Ministri, delineando le previsioni economiche dell’Italia per i prossimi anni con un Pil che si attesterà al +1% nel 2024. Questa stima rappresenta una leggera riduzione rispetto alla previsione del +1,2% annunciata nella Nota di Aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (Nadef) per l’anno corrente. Il Ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato che ‘il nuovo Def sarà presentato anche prima del 20 settembre’, fornendo così un aggiornamento anticipato rispetto alle tempistiche usuali.
Un Quadro di Crescita Moderata
Le proiezioni di crescita del Pil seguono un trend di moderazione nei prossimi anni, attestandosi all’1,2% nel 2025, per rallentare ulteriormente all’1,1% nel 2026 e infine giungere a +0,9% nel 2027. Queste variazioni riflettono una leggera revisione al ribasso rispetto alle stime precedenti pubblicate nella Nadef, indicando un percorso di crescita cauta ma continua. D’altra parte, il rapporto deficit/Pil mostra una leggera ascesa al 3,7% per il 2025, con un graduale miglioramento nei due anni successivi, fino a raggiungere il 2,2% nel 2027.
L’Impatto del Superbonus sui Conti Pubblici
Una delle questioni più discusse riguarda l’impatto del Superbonus 110% sui conti pubblici italiani. Il Ministro Giorgetti ha descritto questo incentivo come ‘devastante per i conti pubblici’, nonostante ciò, ha rassicurato che non sarà necessaria una manovra correttiva. Questa dichiarazione segue le preoccupazioni sollevate dalla comunità finanziaria e politica riguardo l’effetto di tali misure sul debito pubblico.
Il rapporto tra debito e Pil è previsto al 138,9% nel 2025, segnando un calo rispetto alla previsione del 139,9% contenuta nella Nadef. Questa tendenza al ribasso dovrebbe proseguire, con il debito previsto al 139,8% nel 2026 e una lieve diminuzione al 139,6% nel 2027. Questi dati riflettono l’attenzione del governo italiano verso una gestione prudente del debito pubblico, nonostante le sfide poste da politiche di stimolo economico come il Superbonus.
La Visione del Ministro Giorgetti
Durante la conferenza stampa, il Ministro Giorgetti ha sottolineato come l’assenza di proiezioni programmatiche nel Def non sia una novità, accaduta già in altre quattro occasioni. Ha inoltre evidenziato l’incertezza che attanaglia l’economia globale a seguito della pandemia di Covid-19 e di conflitti in corso, pur sottolineando la resilienza dimostrata dall’economia italiana rispetto ad altre nazioni europee. ‘E’ aumentato molto l’export e questo ci conforta’, ha affermato Giorgetti, aggiungendo che ‘ci sono segnali sul fatto che la locomotiva tedesca ha ricominciato a ingranare’.
Il ministro ha poi evidenziato come il debito pubblico sia influenzato negativamente dai riflessi del Superbonus, prevedendo però un’inversione di tendenza dopo il 2026. ‘Al ministero stiamo pensando come andare ulteriormente a lavorare su tagli di spesa ai ministeri’, ha dichiarato Giorgetti, rimarcando come l’impatto inaspettato del Superbonus abbia complicato il quadro economico, pur mantenendo l’obiettivo di confermare il taglio della decontribuzione. Questo approccio illustra un tentativo di bilanciare le necessità di stimolo economico con la prudenza fiscale, in un contesto di incertezza globale.
In conclusione, il Def 2024 offre uno sguardo sulle proiezioni economiche dell’Italia nei prossimi anni, mostrando una cautela nei confronti della crescita del Pil e del rapporto deficit/Pil. Nonostante le sfide, il governo sembra impegnato a gestire l’impatto del Superbonus e a perseguire una politica di prudente ottimismo.