Tragedia in Trentino: La Morte della Base Jumper Canadese Precious Haley
Una tragica vicenda si è consumata nelle prime ore del mattino del 5 aprile sulle pendici del monte Brento, in Trentino, dove Precious Haley, una base jumper canadese di 40 anni, ha perso la vita a seguito di un incidente durante un salto. Nonostante i disperati tentativi di soccorso, la donna non è sopravvissuta ai gravi traumi subiti.
Haley si è lanciata dal ‘Becco dell’Aquila’, un noto punto di lancio che offre 1.200 metri di volo ai praticanti di questa disciplina estrema. Subito dopo il salto, tuttavia, qualcosa è andato storto: il suo paracadute si è aperto solo dopo qualche decina di metri, troppo tardi per evitare l’impatto contro il costone della montagna.
Un Disperato Tentativo di Salvataggio
Nonostante le gravi condizioni, la base jumper è stata in grado di contattare i soccorsi, guidandoli nella ricerca per un’ora e mezza. I soccorritori, tra cui l’elisoccorso e i tecnici del soccorso alpino e speleologico, sono stati mobilitati immediatamente, ma hanno incontrato notevoli difficoltà nel raggiungere il luogo dell’incidente. La posizione di Haley, situata in una zona impervia sotto ad alcuni strapiombi, ha reso l’operazione particolarmente complessa e solo dopo sette ore di ricerche è stato possibile individuarla.
Il gruppo di soccorso, una volta localizzato il parapendio della donna impigliato sulla verticale della roccia, è stato calato con un verricello dall’elicottero sulla cengia sottostante. Da lì, hanno dovuto scalare e attrezzare una sessantina di metri di parete per raggiungere la base jumper. Tuttavia, al loro arrivo, hanno potuto solo constatare il decesso di Haley.
Le Indagini sulle Cause dell’Incidente
Le cause dell’incidente sono ancora oggetto di indagine. Si ipotizza che la vela sia stata aperta troppo presto o che la donna abbia perso il controllo a causa di forti raffiche di vento. Saranno le perizie tecniche a fornire risposte più precise. Intanto, con il nulla osta dei carabinieri di Riva del Garda, la salma è stata recuperata e trasportata nella zona sportiva a valle del monte Brento, per essere poi restituita ai familiari della vittima.
Grazie alla patente di guida trovata sui resti di Haley, rilasciata in British Columbia, le autorità hanno potuto identificarla con certezza. Ora, il suo corpo sarà riconsegnato ai familiari, che dovranno affrontare il dolore di questa perdita improvvisa.
Una Riflessione sull’Estremismo Sportivo
Questo tragico evento riporta alla luce le questioni legate agli sport estremi e al rischio che questi comportano. La morte di Precious Haley si aggiunge a una serie di incidenti che hanno colpito la comunità degli amanti del base jumping, sollevando interrogativi sulla sicurezza e sulle misure preventive necessarie per praticare tali discipline.
L’incidente ha riacceso il dibattito tra chi difende la libertà individuale di assumersi rischi calcolati e chi, invece, invoca una maggiore regolamentazione per prevenire tragedie future. In Trentino, l’ultimo episodio simile risale a giugno dello scorso anno, quando un altro base jumper, questa volta inglese, è deceduto dopo un salto dalla Val Trementina, nel comune di Fai della Paganella.
Questi eventi tragici pongono le basi per una riflessione più ampia sul confine tra la ricerca dell’adrenalina e la sicurezza, un tema che continua a dividere e che, inevitabilmente, richiama l’attenzione sulle responsabilità individuali e collettive nell’ambito degli sport estremi.