La città di Napoli e i suoi dintorni hanno vissuto momenti di apprensione nella mattinata di oggi, 4 aprile 2024, a seguito di una serie di scosse sismiche che hanno interessato l’area dei Campi Flegrei, con un picco di magnitudo 3.2 registrato alle 7.33. L’epicentro è stato localizzato sulla costa di Pozzuoli, dove, già quindici minuti prima, una scossa di magnitudo 2.9 aveva segnalato l’inizio di un’intensa attività sismica. La sequenza di eventi ha coinvolto principalmente i comuni di Bacoli, Monte di Procida, Quarto e Procida, oltre a Pozzuoli, suscitando preoccupazione tra gli abitanti, anche in alcuni quartieri occidentali della città di Napoli.
La reazione delle autorità locali
Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, ha immediatamente preso parola per rassicurare la popolazione, affermando su Facebook: “Cari cittadini, abbiamo tutti avvertito le scosse di questa mattina. Come abbiamo comunicato in precedenza è in corso uno sciame sismico dalle ore 7:14. Comprendo che lo sciame possa aver generato ansia e preoccupazione”. Ha inoltre aggiunto che, fino alle ore 8, sono state registrate 9 scosse e che l’amministrazione comunale sta mantenendo un contatto costante con l’Osservatorio Vesuviano e la Protezione Civile per tenere aggiornati i cittadini attraverso i canali istituzionali.
Analisi dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia
L’attività sismica non è un fenomeno nuovo per l’area dei Campi Flegrei, una delle zone vulcaniche più monitorate d’Italia. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha rivelato che, nel solo mese di febbraio 2024, sono state registrate 387 scosse. Di queste, la stragrande maggioranza, circa il 94.3%, ha presentato una magnitudo inferiore a 1.0 o non determinabile a causa della bassa ampiezza del segnale. Le scosse con magnitudo compresa tra 1.0 e 1.9 hanno rappresentato circa il 4.4% del totale, mentre quattro eventi hanno avuto una magnitudo compresa tra 2.0 e 2.9. Solo un evento ha superato la soglia di magnitudo 3.0. Le scosse sono state prevalentemente localizzate tra Pozzuoli, Agnano, l’area Solfatara-Pisciarelli, Bagnoli e nel Golfo di Pozzuoli, con profondità concentrate nei primi 2 km e una profondità massima registrata di circa 3 km.
La comunità in stato di allerta
L’episodio ha messo in evidenza la costante minaccia sismica che grava sui Campi Flegrei e sull’intera area metropolitana di Napoli. Nonostante non si siano registrati danni immediati, la popolazione locale è rimasta in stato di allerta, consapevole della potenziale gravità di tali fenomeni. La rapida risposta delle autorità locali e la continua monitorizzazione da parte dell’INGV rappresentano elementi chiave nella gestione dell’emergenza e nella prevenzione di eventuali rischi futuri.
La prevenzione come strumento fondamentale
La frequenza delle scosse nei Campi Flegrei solleva interrogativi sulla necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di informazione alla popolazione. La collaborazione tra enti locali, istituti di ricerca e Protezione Civile è fondamentale per garantire un’efficace risposta alle emergenze sismiche. In questo contesto, l’educazione e la preparazione della comunità giocano un ruolo cruciale nel limitare gli impatti negativi di tali eventi naturali.
La situazione dei Campi Flegrei richiede quindi un impegno costante e coordinato da parte di tutti gli attori coinvolti, per assicurare la sicurezza delle persone e la salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale di una delle zone più belle e vulnerabili d’Italia. La vigilanza e la prontezza di reazione restano le migliori difese contro l’incertezza rappresentata dai movimenti tellurici, testimoniando l’importanza di un approccio proattivo nella gestione del rischio sismico.