![Scandalo di corruzione elettorale a Bari: il sistema di manipolazione che ha scosso la politica pugliese 1 Scandalo di corruzione elettorale a Bari: il sistema di manipolazione che ha scosso la politica pugliese](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/scandalo-voto-di-scambio-a-bari-tra-promesse-elettorali-e-corruzione.webp)
Un Sistema Radicato e Multiforme
La corruzione elettorale a Bari, come emerge dalle indagini, si articolava attraverso diversi strati, coinvolgendo non solo denaro contante, con pagamenti fino a 50 euro a voto, ma anche promesse di lavoro, buoni spesa, e addirittura il pagamento di bollette e forniture di bombole del gas. Ciò che colpisce è la sofisticatezza e l’efficienza di tale sistema, che non si limitava a semplici transazioni economiche, ma si estendeva nella creazione di un vero e proprio database contenente oltre 2.000 nomi, completi di documenti e tessere elettorali, per garantire il controllo e la verifica dei voti promessi.
Metodi e Manipolazioni
La corruzione elettorale messa in atto da Cataldo e i suoi si basava su un’interazione diretta e sistematica con gli elettori. Secondo la testimonianza di Armando Defrancesco, ex affiliato al sistema Cataldo, agli elettori venivano forniti dei facsimile di votazione con istruzioni precise su come esprimere la propria preferenza in modo da poter essere successivamente verificata. Queste ‘formule di voto’, come venivano chiamate, variavano per rendere riconoscibili i voti di ogni sezione e garantire che gli elettori rispettassero gli accordi presi.
Le Promesse e i Corsi di Formazione
Il sistema non si limitava alla mera compravendita di voti, ma si estendeva nella promessa di opportunità lavorative, in particolare nel settore dell’educazione e della formazione professionale. Cataldo, infatti, organizzava corsi di aggiornamento per insegnanti, offrendo contratti a termine e utilizzando queste occasioni come ulteriore mezzo per influenzare e controllare il voto. La sua influenza si estendeva anche al campo dell’istruzione superiore, essendo socio occulto di due università telematiche, Pegaso e Mercatorum, ulteriore dimostrazione della vastità e della profondità del sistema da lui orchestrato.
La Reazione della Comunità e delle Istituzioni
La rivelazione di queste pratiche ha generato un’ondata di indignazione e preoccupazione tra la cittadinanza e le istituzioni, portando alla luce la fragilità del sistema democratico di fronte a pratiche di corruzione così radicate e sofisticate. Le autorità giudiziarie e politiche sono ora chiamate a una risposta decisa per contrastare questo fenomeno, che minaccia di minare dall’interno la stessa essenza della democrazia. La storia di Bari dimostra come la lotta alla corruzione elettorale richieda non solo azioni legali e punitive, ma anche un rafforzamento delle misure di trasparenza e controllo, insieme a una crescente sensibilizzazione dell’opinione pubblica sull’importanza del voto libero e consapevole.