![La battaglia di Maria Sole Giardini per la maternità surrogata: un appello alla solidarietà e alla scienza 1 La battaglia di Maria Sole Giardini per la maternità surrogata: un appello alla solidarietà e alla scienza](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/la-battaglia-di-maria-sole-giardini-per-la-maternita-surrogata-un-appello-alla-solidarieta-e-alla-scienza.webp)
La lotta di Maria Sole Giardini per la maternità surrogata si arricchisce di nuove sfumature emotive e politiche attraverso la sua storia, in Italia. Maria Sole, affetta dalla sindrome di Mayer Rokitansky, ha dovuto guardare all’estero per realizzare il suo sogno di diventare madre. Rigide normative italiane l’hanno costretta a trovare nella scienza e nella solidarietà le chiavi per la nascita di sua figlia Filomena.
Un percorso ostacolato dalla legge
La ricerca di una soluzione alternativa ha portato Maria Sole e suo marito ad avviare un processo di adozione e la ricerca di una madre surrogata. Tuttavia, la legislazione italiana attuale non consente la gestazione per altri (Gpa) sul suolo nazionale, nonostante l’assenza di fini commerciali. Maria Sole ha raccontato con amarezza di come la decisione sia stata presa senza ascoltare la donna che si era offerta di aiutarla.
Verso l’estero per realizzare un sogno
La coppia si è quindi rivolta all’estero, affrontando un percorso difficile ma che alla fine ha portato alla nascita di Filomena. Maria Sole e suo marito hanno dovuto superare anche indagini legali per la scelta della maternità surrogata all’estero.
Una battaglia per la legalizzazione della Gpa solidale
La storia di Maria Sole diventa simbolo di una lotta più ampia per la legalizzazione della Gpa solidale in Italia. Maria Sole chiede un cambiamento legislativo che permetta a chi si trova nella sua situazione di realizzare il sogno della maternità senza ostacoli.
Appello alla scienza e alla solidarietà
Maria Sole risponde alle critiche sulla maternità surrogata con un chiaro invito a riflettere sull’importanza della scienza e della solidarietà umana. La sua storia rimane un esempio di determinazione e amore in un contesto legislativo che fatica ad accettare forme alternative di maternità.