Emanuele Orsini guiderà Confindustria nel quadriennio 2024-2028. La designazione è avvenuta in un clima di ampio consenso, con 147 voti favorevoli su 173 presenti. Orsini, noto imprenditore emiliano, ha superato una fase elettorale complessa, meritando la fiducia del consiglio generale di Confindustria. La sua elezione ufficiale è prevista per il 23 maggio, in un’assemblea privata. La candidatura unica di Orsini è arrivata dopo il ritiro di Edoardo Garrone, presidente della Erg, consolidando un percorso verso l’unità e la collaborazione all’interno dell’associazione.
Un’impronta di unità e collaborazione
Orsini, attualmente Vice Presidente di Confindustria con deleghe al Credito, alla Finanza e al Fisco, ha espresso il desiderio di superare le divisioni interne evidenziate nel corso della campagna elettorale. Il suo obiettivo è quello di «guardare all’industria italiana del Paese tutti insieme», promuovendo un cambiamento nel regolamento elettorale per favorire futuri processi più inclusivi. L’impegno di Orsini si riflette anche nella volontà di formare una squadra di vicepresidenti che rappresentino equamente il tessuto imprenditoriale italiano, evidenziando l’importanza di un approccio che includa tutti i settori e le realtà produttive del Paese.
Priorità per il futuro di Confindustria
Tra le priorità annunciate da Orsini per il suo mandato, spiccano la competitività, l’energia, e la certezza del diritto. Questi pilastri rappresentano le fondamenta su cui intende costruire il futuro dell’industria italiana, in un contesto europeo e globale in rapida evoluzione. La competitività si lega strettamente alla capacità delle imprese di innovarsi e di rispondere prontamente alle sfide del mercato, mentre la questione energetica rimane centrale di fronte agli attuali scenari di transizione ecologica. La certezza del diritto, infine, è vista come un elemento cruciale per garantire un ambiente di affari stabile e prevedibile, fondamentale per attrarre investimenti e favorire lo sviluppo economico.
Orsini ha inoltre sottolineato l’importanza di una collaborazione stretta tra imprese e istituzioni, al fine di supportare la crescita e l’innovazione nel tessuto produttivo italiano. La sua visione include una Confindustria capace di rappresentare efficacemente le esigenze delle imprese di fronte agli interlocutori istituzionali, sia a livello nazionale che europeo.
Un mandato all’insegna della responsabilità
Il ritiro di Edoardo Garrone dalla corsa alla presidenza è stato interpretato da Orsini come un gesto di grande responsabilità, che ha aperto la strada a una maggiore coesione interna. Questo passo ha permesso a Orsini di assumersi la piena responsabilità nella scelta della squadra che lo accompagnerà nel suo mandato, con l’obiettivo di mettere al centro le competenze più adatte a rispondere alle sfide che attendono l’associazione.
In vista dell’ufficializzazione del suo ruolo e della presentazione del team e del programma per il quadriennio 2024-2028, previsti per il 18 aprile, Orsini ha già avviato un dialogo aperto con tutti i membri di Confindustria, inclusi coloro che non lo hanno sostenuto nella votazione. Questo approccio inclusivo mira a consolidare un clima di unità e collaborazione, fondamentale per affrontare con successo le sfide future.
Il nuovo presidente designato di Confindustria si propone dunque di guidare l’associazione con una visione chiara e con un’attenzione particolare verso le esigenze di un settore industriale in continua evoluzione. La sua leadership sarà caratterizzata da un forte impegno per l’innovazione, la sostenibilità e lo sviluppo di strategie volte a rafforzare la posizione dell’industria italiana nel contesto globale.