![La controversia tra il sindaco di Venezia e il presidente di Save sulla tassa d'imbarco: tensioni e riflessioni 1 20240404 112651](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/04/20240404-112651.webp)
Il sindaco di Venezia e il presidente di Save: una disputa sulla tassa d’imbarco
La città di Venezia si trova al centro di un acceso confronto tra il sindaco Luigi Brugnaro e Enrico Marchi, presidente di Save, la società che gestisce l’aeroporto della città. Al cuore della disputa vi è la questione relativa alla tassa d’imbarco introdotta dal Comune, che si aggiunge alla quota governativa. In un contesto di tensioni preesistenti, questa nuova tassa ha riacceso il dibattito, con Brugnaro che difende con vigore la sua decisione e Marchi che solleva critiche.
Durante il Venice Hotel Market, Brugnaro ha tracciato un bilancio dell’amministrazione quasi decennale, cogliendo l’occasione per rispondere alle critiche di Marchi. «Ogni provvedimento che faccio è pensato in favore della città», ha affermato il sindaco, sottolineando la sua indisponibilità a discutere di questioni esterne alla sua giurisdizione. La gestione della città rappresenta il fulcro della sua azione, una posizione che si contrappone all’ingerenza percepita da parte di interessi esterni.
Interessi in gioco e la risposta del sindaco
La tensione tra Brugnaro e Marchi si è intensificata ulteriormente a seguito del coinvolgimento di quest’ultimo nel mondo dell’editoria locale. Il sindaco ha espresso preoccupazione per quanto ritiene essere una pressione mediatica volta a influenzare l’opinione pubblica sulla tassa d’imbarco. Nonostante il supporto ricevuto dal Tar e l’attesa di una pronuncia del Consiglio di Stato, Brugnaro percepisce una campagna mirata a denigrare la sua amministrazione, basata su quello che definisce un falso dramma per i due euro e mezzo aggiuntivi richiesti ai passeggeri.
Il sindaco di Venezia ha inoltre evidenziato la crescita dell’aeroporto, nonostante la controversa tassa, e ha ricordato l’importanza del collegamento dell’aeroporto al territorio tramite l’alta velocità, un progetto sostenuto dal Comune con un investimento significativo. Questa collaborazione dimostra, secondo Brugnaro, la volontà dell’amministrazione di lavorare per il bene della città, riconoscendo al contempo il contributo originario di Marchi all’idea, ma sottolineando come la realizzazione sia stata possibile solo grazie all’impegno del Comune.
Le ragioni dietro l’introduzione della tassa
Brugnaro ha fornito una dettagliata difesa della tassa d’imbarco, spiegando come questa sia stata introdotta per sopperire alla mancanza di finanziamenti derivanti dalla Legge speciale per Venezia. Contrariamente a quanto sostenuto dai critici, il sindaco ha chiarito che la tassa comunale di 6,5 euro lascia al Comune solamente una frazione minima del ricavato, mentre la nuova imposta di 2,5 euro sarà interamente destinata al bilancio comunale. Questi fondi, pur non sostituendo completamente i finanziamenti perduti, rappresentano una risorsa importante per la ristrutturazione e il mantenimento della città.
La decisione di imporre questa tassa si inserisce in un contesto più ampio di ricerca di autonomia finanziaria per Venezia, in un periodo di tagli ai finanziamenti statali. Brugnaro ha messo in luce come l’obiettivo sia quello di garantire risorse aggiuntive per affrontare le numerose sfide della città, senza gravare eccessivamente sui suoi cittadini e visitatori. Allo stesso tempo, il dibattito solleva questioni più profonde riguardanti la governance locale e l’equilibrio tra le necessità di finanziamento della città e le preoccupazioni del settore privato, in particolare in ambiti cruciali come il turismo e i trasporti.
In conclusione, la disputa tra il sindaco di Venezia e il presidente di Save sull’introduzione della tassa d’imbarco riflette una tensione tra le esigenze di finanziamento della città e le preoccupazioni del settore aeroportuale e turistico. Mentre il sindaco Brugnaro difende la tassa come strumento necessario per il benessere di Venezia, le critiche sollevate da Marchi evidenziano le complesse dinamiche in gioco. Questo confronto aperto tra rappresentanti delle istituzioni locali e del settore privato sottolinea l’importanza del dialogo e della collaborazione per lo sviluppo sostenibile di una delle città più iconiche al mondo.