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Roma si rinnova: nasce la nuova passeggiata archeologica dei Fori Imperiali
La capitale italiana si appresta a vivere una nuova era della sua storia millenaria con la nascita di una promenade archeologica che si snoderà lungo i Fori Imperiali, offrendo ai cittadini e ai turisti di tutto il mondo l’opportunità di immergersi in un viaggio attraverso più di 170 anni di storia, dal 54 a.C. all’117 d.C. A rendere noto il progetto vincitore del concorso internazionale ‘La nuova passeggiata archeologica’ è stato il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, insieme al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in una conferenza stampa che ha svelato i dettagli di questa iniziativa senza precedenti.
Un progetto di valorizzazione storica e culturale
L’idea alla base della nuova passeggiata è quella di creare un grande anello pedonale che collega i principali siti archeologici della città, dai Fori all’area del Colosseo, passando per il Celio, il Palatino, le Terme di Caracalla, fino al Circo Massimo e il Campidoglio. Questo camminamento unico al mondo mira a riconnettere l’area centrale di Roma con la vita quotidiana dei quartieri circostanti, aumentando al contempo i servizi e migliorando l’accessibilità per residenti e visitatori. Il progetto, vincitore di un premio di 135mila euro, è stato ideato dallo studio romano Labics di Maria Claudia Clemente e Francesco Isidori e prevede anche la creazione di aree verdi, balconate e percorsi sopraelevati.
Le parole delle istituzioni
Il ministro Sangiuliano ha espresso il suo forte sostegno al progetto, sottolineando come la modernizzazione e la valorizzazione del patrimonio culturale siano imperativi costituzionali. ‘I Fori non nascono oggi’, ma con papa Alessandro VII era stato abbozzato il primo progetto di passeggiata sui Fori Imperiali. Il progetto dovrà armonizzarsi con i criteri storici, ha dichiarato il ministro, evidenziando l’importanza di salvaguardare il valore storico dell’area. Dal canto suo, il sindaco Gualtieri ha enfatizzato la volontà di rendere i Fori un luogo piacevole dove passeggiare e godersi la vista, facendo riferimento anche alla sinergia tra cultura e turismo, nonostante le recenti tensioni politiche evidenziate da un siparietto con un cronista riguardante il voto di sfiducia nei confronti della ministra del Turismo, Daniela Santanchè.
Un intervento di riqualificazione ambizioso
Il progetto non si limita a valorizzare solo la prospettiva da Piazza Venezia al Colosseo ma ambisce a trasformare l’intero contesto in un luogo vivibile, arricchito da terrazze d’affaccio in legno, ecosostenibili e reversibili. Il sindaco ha precisato che i tempi di realizzazione potrebbero variare a seconda delle fasi di progettazione e approvazione, ma alcune opere potrebbero essere concluse in tempo per il Giubileo, mentre altre seguiranno nei mesi successivi. La pedonalizzazione completa di via dei Fori Imperiali, tuttavia, attende l’entrata in funzione della metro C a Piazza Venezia nel 2033, per un intervento definitivo che tenga conto delle esigenze di mobilità urbana.
Accessibilità e integrazione nel contesto urbano
Il sovrintendente capitolino, Claudio Parisi Presicce, ha ribadito l’intento di rendere percepibile l’unicità del complesso dei Fori con interventi mirati alla ricucitura dell’area e al miglioramento dei servizi. Tra le iniziative più attese c’è la realizzazione di una rampa accessibile alle persone con mobilità ridotta e la valutazione dell’inserimento di un ascensore che colleghi i due livelli stradali. Inoltre, per un dialogo tra antico e contemporaneo, lo studio Labics si avvarrà della consulenza di Ludovico Pratesi, noto critico e curatore, per integrare l’arte contemporanea nel tessuto storico della città.
La nuova passeggiata archeologica dei Fori Imperiali rappresenta un tassello fondamentale nel processo di valorizzazione del patrimonio culturale della Capitale, testimoniando l’impegno delle istituzioni a favore della conservazione della storia e dell’innovazione urbana. Roma, con questo progetto, si conferma una città in grado di dialogare con il suo passato glorioso, proiettandosi al contempo verso un futuro di rinnovamento e inclusione.