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L’anticiclone africano porta l’estate in anticipo sull’Italia
Con l’ultima perturbazione che si è fatta strada ieri, si conclude, almeno per il momento, una lunga serie di giornate piovose che hanno interessato principalmente il Nord Italia, mentre il Sud continua a soffrire di un significativo deficit idrico, particolarmente grave in Sicilia. Nei prossimi giorni, vedremo un forte rafforzamento dell’anticiclone africano che, spinto da una circolazione ciclonica a ovest delle Isole Britanniche, si estenderà su Mediterraneo e Italia, portando con sé anche un’ondata di calore sull’Europa centro-occidentale. Le temperature, di conseguenza, raggiungeranno livelli eccezionalmente alti per il periodo.
Questo fenomeno climatico porterà a condizioni di tempo maggiormente stabile e soleggiato, nonostante la presenza occasionale di nubi alte. Al Nord, in particolare, si prevedono addensamenti irregolari, soprattutto nelle zone prealpine e nel Nordovest, dovuti all’accumulo di umidità nei bassi strati atmosferici. Non si escludono, inoltre, episodi di nebbia nelle ore notturne e al mattino nelle valli del Centro e sulla Pianura Padana. Le temperature, intanto, si spingeranno verso valori tipici della tarda primavera o addirittura dell’estate in alcuni casi.
Caldo anomalo e rischio valanghe sulle Alpi
L’Italia e gran parte dell’Europa centro-occidentale saranno investite da masse d’aria estremamente calde provenienti direttamente dal Nord Africa. A circa 1500 metri di quota, la temperatura dell’aria sarà ben al di sopra della media stagionale, con punte di 10-14°C in più su gran parte del territorio italiano e, in alcune zone delle Alpi, addirittura di 15-17°C sopra la norma. Anche Francia e Germania potrebbero registrare anomalie termiche eccezionali, con il rischio di nuovi record di caldo.
La situazione sulle Alpi e sull’Appennino è particolarmente preoccupante, con lo zero termico che potrebbe raggiungere i 4000 metri di quota, un livello tipico della piena estate. Inoltre, diverse località poste a 1300-1500 metri potrebbero sperimentare picchi di temperatura pomeridiani di 16-18°C. Tale riscaldamento porterà ad un elevato rischio valanghe nelle zone alpine, dove sono presenti significativi accumuli nevosi a causa del periodo eccezionalmente piovoso appena concluso.
Le città più calde d’Italia
Per quanto riguarda le zone di pianura, si prevede che domenica sia la giornata più calda, con temperature massime che potrebbero oscillare tra i 23/26°C sulla Pianura Padana, i 24/27°C nelle regioni centrali e i 26/28°C al Sud, con la possibilità di picchi ancora più elevati, specialmente in Sardegna. Tra le città che si preannunciano come le più calde troviamo Firenze, con previsioni di picchi di 27/28°C rispetto a una media di circa 18°C, Foggia e Matera con temperature analoghe, e Catanzaro, Cosenza e Oristano dove si prevedono 26/27°C. Anche Catania raggiungerà i 25°C.
Ma il clima sarà insolitamente caldo anche in altre città, con Roma che potrebbe toccare i 23/25°C, a fronte di una media di circa 18°C, e Bologna, Verona e Milano che si aspettano 24/25°C, rispetto a una media di circa 17°C. Queste temperature, sebbene possano non sembrare eccessive, sono significativamente superiori alle medie stagionali, che generalmente si attestano sui 17-19°C per il Centronord, prendendo come riferimento città come Milano e Roma.
La prossima settimana potrebbe tuttavia portare un cambiamento, con l’aumento delle probabilità di una nuova perturbazione tra martedì 9 e mercoledì 10 aprile, segnando forse la fine di questo periodo di caldo anomalo. Gli esperti meteo rimangono in attesa per vedere come si evolverà la situazione, ma nel frattempo, gli italiani possono prepararsi a vivere un fine settimana che avrà tutto il sapore dell’estate, anche se solo per pochi giorni.