Emergenza a Tor Bella Monaca: Famiglie senza corrente e acqua temono le occupazioni
A Tor Bella Monaca, quartiere periferico della capitale, una situazione di disagio estremo ha colpito le 75 famiglie residenti nella torre C di via Santa Rita da Cascia, al civico 80. Da sabato 30 marzo, un incendio ai contatori dell’energia elettrica ha lasciato l’edificio senza corrente, e di conseguenza senza acqua, proprio alla vigilia di Pasqua. Le fiamme, pur non danneggiando direttamente le abitazioni ai piani superiori, hanno reso la vita impossibile per chi vive dal nono piano in su, dove l’assenza di elettricità significa anche l’impossibilità di utilizzare le pompe idriche.
La situazione critica dei servizi essenziali ha messo in luce le difficoltà di chi, per motivi di salute, si trova a dover affrontare quotidianamente scale al buio e l’assenza di acqua. “Sono cardiopatica e per uscire di casa devo farmi le scale, al buio oltretutto”, condivide con amarezza un’inquilina del 14esimo piano. La mancanza di acqua e luce non è solo un disagio fisico ma porta con sé la paura di lasciare le abitazioni incustodite, con il rischio concreto di occupazioni abusive.
Le testimonianze dei residenti e le richieste di aiuto
Nonostante la presenza di una pattuglia della Polizia locale, l’insicurezza regna sovrana tra i corridoi e gli appartamenti della torre. “Qui rischiamo di perdere la casa e non è possibile”, dice preoccupata una giovane che vive con la madre ai piani alti. La richiesta di aiuto è chiara: servirebbe almeno un’autobotte per garantire l’accesso all’acqua e soluzioni temporanee per la fornitura di elettricità, come l’utilizzo di generatori, in attesa del ripristino dei contatori.
“Acea deve riattivare la corrente subito”, esige con determinazione un anziano residente, sottolineando che ci sarebbero diverse soluzioni praticabili, anche temporanee, per alleviare le sofferenze dei residenti. La situazione vissuta dalle famiglie di Tor Bella Monaca evidenzia una fragilità sociale e infrastrutturale che necessita di interventi immediati e di lungo periodo.
La comunità di Tor Bella Monaca tra resilienza e richieste di attenzione
La realtà di Tor Bella Monaca, spesso al centro di operazioni di contrasto allo spaccio di droga, come testimonia il sorvolo quotidiano dell’elicottero della Polizia, è complessa e sfaccettata. Tra le sue strade convivono persone oneste e famiglie che quotidianamente lottano per una vita dignitosa, accanto a realtà di degrado e illegalità. “Questo quartiere, che potrebbe essere bellissimo, ha bisogno di attenzione”, afferma l’abitante del 14esimo piano, residente dal 1989. La sua testimonianza è un grido di speranza ma anche una richiesta di aiuto: vivere senza i servizi essenziali, per paura di perdere la propria casa, evidenzia una condizione di vita estrema, che richiede risposte concrete e rapide.
La situazione di emergenza a Tor Bella Monaca non è solo una questione di mancanza di servizi, ma rappresenta un campanello d’allarme su più ampi temi di esclusione sociale, sicurezza abitativa e diritti fondamentali. La resilienza delle famiglie coinvolte e la loro determinazione a non abbandonare le proprie abitazioni, nonostante il disagio e le difficoltà, sottolineano l’urgenza di politiche abitative e sociali inclusive, capaci di rispondere alle esigenze di tutti i cittadini, soprattutto quelli in condizioni di maggiore fragilità.