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Sciopero “Acqua e Sapone”: Sindacati in Lotta per Dignità e Adeguamento Salariale
Nella giornata di ieri, davanti al negozio “Acqua e Sapone” situato in corso Vittorio Emanuele a Civitanova, si è svolto uno sciopero che ha visto la partecipazione attiva dei lavoratori e il supporto dei principali sindacati. Al centro della protesta, la richiesta di un adeguamento salariale e il rispetto del contratto nazionale scaduto nel 2019, tematiche che riguardano le aziende aderenti a Federdistribuzione, tra cui marchi noti come Acqua e sapone, Brico io, Lidl, Obi, Kiko, Arcaplanet, Oviesse.
Le motivazioni dello sciopero sono state chiarite da Angelica Bravi di Filcams Cgil: «Siamo in presidio per difendere i diritti dei lavoratori di Federdistribuzione che si sono visti non rinnovare il contratto, unico settore che non ha riconosciuto l’adeguamento di 240 euro – e proposto richieste irricevibili. Chiediamo un riconoscimento economico che dia dignità a questi lavoratori». Le parole di Bravi sottolineano la richiesta di una remunerazione giusta che rispecchi l’impegno quotidiano dei dipendenti.
Le Critiche dei Sindacati a Federdistribuzione
La situazione denunciata dai sindacati non è nuova. Claudio Cicchitti di Uil Tucs ha rilevato come l’atteggiamento di Federdistribuzione ricordi quello già adottato nel 2015, con richieste considerate non accettabili come l’allungamento dei contratti a termine e l’abbassamento dei livelli di professionalità dei propri lavoratori.
Marco Squartini di Fisascat Cisl Marche ha evidenziato un ulteriore aspetto critico: «Paradossalmente chi avrebbe più possibilità come i grandi gruppi in realtà si ostina a porre condizioni irricevibili». Questa posizione contrasta con quella di altre associazioni come Confcommercio e Confesercenti, che hanno già proceduto al rinnovo del contratto, mostrando una maggiore apertura verso le esigenze dei lavoratori.
Richieste e Condizioni dei Lavoratori
Al termine del presidio davanti ad “Acqua e Sapone”, i dipendenti e le figure sindacali si sono spostati verso il mercato settimanale di piazza XX Settembre per un’azione di volantinaggio. Durante questa iniziativa, Sabina Del Vecchio, Rsa Filcams e dipendente di “Acqua e Sapone”, ha illustrato alcune delle misure richieste, sottolineando come le proposte di Federdistribuzione convergano verso un’ulteriore precarizzazione del lavoro e un abbassamento della professionalità nei livelli di inquadramento.
«Trovo una disparità nelle condizioni contrattuali fra vecchi e nuovi contratti», ha affermato Del Vecchio, evidenziando come per le nuove assunzioni sia previsto un abbassamento del livello, oltre a maggiori obblighi come la necessità di lavorare durante le festività su base non volontaria e demansionamenti, quali l’obbligo di effettuare le pulizie. Queste condizioni, secondo i lavoratori e i sindacati, non rispecchiano il giusto livello di professionalità e dignità che ogni dipendente merita.
La Ricerca di una Soluzione Equa
La mobilitazione dei lavoratori e dei sindacati davanti a “Acqua e Sapone” rappresenta un segnale chiaro di malcontento verso una situazione che viene percepita come ingiusta. Le richieste avanzate mirano a garantire condizioni di lavoro dignitose, un adeguamento salariale che tenga conto dell’inflazione e delle crescenti esigenze economiche, oltre al riconoscimento della professionalità dei lavoratori che quotidianamente contribuiscono al successo delle aziende di Federdistribuzione.
La speranza espressa dai sindacati e dai lavoratori è quella di avviare un dialogo costruttivo con Federdistribuzione per trovare una soluzione equa, che possa soddisfare le esigenze di entrambe le parti. Questa vicenda evidenzia l’importanza di un confronto aperto e diretto tra lavoratori, sindacati e aziende, fondamentale per costruire un ambiente di lavoro sereno, produttivo e rispettoso dei diritti di tutti.