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Tragedia sulla Pontina Vecchia: le ultime parole di Regina, 7 anni, prima dello schianto
Una giornata come tante si è trasformata in un incubo per una famiglia di Roma, quando Regina Pietra, una bambina di soli 7 anni, ha perso la vita in un tragico incidente sulla via Pontina Vecchia, a pochi passi da casa. Le ultime parole della piccola alla madre, prima di perdere i sensi e mai più riprendere conoscenza a causa di un grave trauma al torace, sono state: «Mamma non ti preoccupare, va tutto bene». Un addio straziante che ha lasciato il cuore infranto di chi le voleva bene.
La madre di Regina è attualmente ricoverata in terapia intensiva all’ospedale San Camillo, dove viene assistita da uno staff di psicologi, mentre il fratellino della piccola, con un braccio rotto, è sotto le cure del Policlinico Gemelli. Entrambi sono sopravvissuti allo schianto che ha coinvolto tre auto sulla nota arteria stradale, ma la loro vita è stata irrimediabilmente cambiata da quel tragico momento.
Indagini in corso sulla dinamica dell’incidente
La dinamica dell’incidente è al centro delle indagini condotte dalla Procura di Velletri. Al momento, i test alcolemici effettuati sui conducenti delle vetture coinvolte sono risultati negativi. Tuttavia, le analisi hanno rivelato tracce di oppiacei nel sangue, successivamente attribuite agli analgesici somministrati dai medici del 118 per alleviare il dolore dei feriti. Il sostituto procuratore Antonio Bufano ha aperto un fascicolo per omicidio stradale aggravato contro ignoti, ma si profila l’ipotesi che i conducenti di due delle auto coinvolte possano presto diventare indagati.
Secondo le indagini preliminari, la Mercedes 220, guidata da un meccanico 50enne di Aprilia, avrebbe superato di molto i limiti di velocità, viaggiando a oltre 100 chilometri orari, e si è scontrata frontalmente con la Mercedes Classe A dove viaggiava Regina con la sua famiglia, dopo aver invaso la corsia opposta. L’impatto è stato devastante, tanto che le telecamere di sicurezza di una villa vicina hanno catturato la scena, fornendo agli inquirenti prove cruciali per ricostruire l’accaduto.
La comunità in lutto e le richieste di giustizia
La comunità locale è rimasta sconvolta dalla tragica scomparsa di Regina. Sul luogo dell’incidente, tra le manifestazioni di cordoglio, è stato deposto un orsetto di peluche, un mazzo di margherite e calle bianche, oltre a un telo con la scritta: «giustizia per il piccolo angelo» e un palloncino a forma di cuore. Un simbolo del dolore e della richiesta di giustizia che pervade i cuori di quanti conoscevano la famiglia.
La perdita di Regina è un duro colpo non solo per i suoi cari ma per tutta la comunità che ora si stringe attorno alla famiglia colpita da questa tragedia. Il papà della piccola, Leonardo, che non era presente al momento dell’incidente, è distrutto dal dolore e, insieme a molti altri, chiede che venga fatta piena luce sulla dinamica dell’incidente e che i responsabili siano chiamati a rispondere delle loro azioni.
Mentre le indagini procedono, la memoria di Regina vive nei ricordi di chi l’ha amata e nella speranza che simili tragedie possano essere prevenute in futuro. La comunità, nel frattempo, rimane unita nel lutto e nella richiesta di giustizia, sperando che il dolore possa trovare un giorno la sua risposta nelle aule di giustizia.