![L'ora legale in Italia: benefici, dibattiti e impatto sull'ambiente 1 20240402 085805 1](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240402-085805-1.webp)
Con l’arrivo della primavera, l’Italia si appresta a vivere un piccolo ma significativo cambio: l’ingresso nell’ora legale. Nella notte tra sabato 30 e domenica 31 marzo 2024, le lancette degli orologi saranno spostate avanti di un’ora, passando dalle 2:00 alle 3:00, segnando l’inizio di un periodo che si concluderà il 27 ottobre dello stesso anno. Questo passaggio ci permetterà di godere di un’ora di luce naturale in più per ben sette mesi, influenzando positivamente le attività quotidiane e il benessere psicofisico della popolazione.
Un risparmio energetico tangibile
La Società Italiana di Medicina Ambientale (Sima), in collaborazione con Consumerismo No Profit, ha evidenziato come l’adozione dell’ora legale porti a un notevole risparmio energetico. Secondo le loro stime, mantenere l’ora legale per tutto l’anno potrebbe tradursi in un risparmio diretto sulle bollette elettriche italiani per circa 382 milioni di euro, grazie a una riduzione dei consumi di energia pari a 720 milioni di kWh. Questo risparmio potrebbe crescere ulteriormente in caso di incrementi delle tariffe elettriche. Dal 2004 al 2022, il minor consumo di energia elettrica grazie all’ora legale ha permesso all’Italia di risparmiare circa 10,9 miliardi di kWh, equivalenti a un beneficio economico stimato in circa 2 miliardi di euro.
Benefici ambientali e salute pubblica
Alejandro Miani, presidente della Sima, sottolinea come l’abbandono del doppio cambio orario annuale ridurrebbe le emissioni di CO2 di 200.000 tonnellate, ‘equivalenti a quelle assorbite da 2 a 6 milioni di nuovi alberi’. Questo avrebbe effetti positivi non solo sull’ambiente ma anche sulla salute umana, eliminando i piccoli disturbi legati all’alterazione del ritmo circadiano causati dal cambio d’ora. Il mantenimento permanente dell’ora legale contribuirebbe così a migliorare il benessere generale dei cittadini.
Il dibattito europeo sull’ora legale
Il tema del mantenimento dell’ora legale ha sollevato un ampio dibattito anche a livello europeo. Il Parlamento Europeo si era espresso a favore dell’abolizione del cambio d’ora annuale, richiedendo la soppressione della pratica già a partire dal 2019. Tuttavia, questa proposta non è stata accolta, e il dibattito sulla possibile conferma totale dell’ora legale continua a ritornare ciclicamente. Nonostante le resistenze, l’argomento rimane di stringente attualità, soprattutto considerando i benefici in termini di risparmio energetico e impatto ambientale.
Le ragioni storiche e attuali del cambio d’ora
La pratica del cambio d’ora, introdotta per sfruttare al meglio le ore di luce disponibili e ridurre i consumi energetici, ha radici storiche profonde. Nella sua attuale implementazione, l’ora legale permette all’Italia di risparmiare 400 milioni di kWh, riducendo le emissioni di CO2 di 205 mila tonnellate e generando un risparmio economico stimato in 66 milioni di euro. Questi dati confermano l’efficacia della misura non solo in termini ambientali ma anche economici.
L’avvicinarsi del cambio d’ora rappresenta quindi un momento significativo per il Paese, che vede nell’ora legale non solo un’opportunità per godere di più ore di luce durante la giornata ma anche un importante strumento per la lotta al cambiamento climatico e per il risparmio energetico. Mentre i dispositivi tecnologici si aggiorneranno automaticamente, non bisogna dimenticare di aggiornare manualmente gli orologi analogici, preparandosi a vivere al meglio i prossimi sette mesi di ora legale.