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Due giovanissime ritrovate a Napoli: la fine di un’allerta scomparsa che ha tenuto col fiato sospeso
In una svolta che ha portato sollievo a due famiglie e a una comunità intera, le due ragazzine scomparse da Alfonsine, nel Ravennate, sono state ritrovate sane e salve a Napoli. Le giovani, di 12 e 13 anni, erano sparite senza lasciare traccia due giorni fa, scatenando una mobilitazione senza precedenti che ha visto coinvolti carabinieri e cittadini in un’angosciante ricerca. L’esito positivo di questa vicenda è un riconoscimento dell’efficacia e della dedizione delle forze dell’ordine nell’affrontare casi di persone scomparse.
Michelle, la 12enne di Fusignano, e la sua amica Sofia, 13enne di Cotignola, erano attese a scuola la mattina del 27 marzo. La loro assenza ha immediatamente allarmato familiari e autorità, dato che non si sono mai presentate in classe. Il mistero della loro scomparsa ha avuto una svolta quando è emerso che Michelle aveva inviato un messaggio a un’amica conosciuta online, esprimendo il desiderio di visitare Napoli. Questo dettaglio ha orientato le indagini verso il capoluogo campano, dove infine le due amiche sono state ritrovate in un B&B non lontano dalla stazione ferroviaria centrale di Piazza Garibaldi.
Un’operazione di ricerca meticolosa
Il ritrovamento delle ragazzine è stato possibile grazie a un’intensa attività investigativa che ha coinvolto le forze dell’ordine sia della regione Emilia-Romagna sia della Campania. I carabinieri di Napoli, in collaborazione con le compagnie di Ravenna e Lugo e il Nucleo investigativo, hanno lavorato in stretta sinergia sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica Barberini. Questa cooperazione interregionale ha dimostrato ancora una volta l’importanza della connessione e della collaborazione tra diverse unità delle forze dell’ordine nella risoluzione di casi di persone scomparse.
Il prefetto di Ravenna, Castrese De Rosa, ha espresso il proprio ringraziamento alle forze dell’ordine per il loro impegno: “Voglio ringraziare il comandante provinciale dei Carabinieri Andrea Lachi, le due compagnie di Ravenna e Lugo, il Nucleo investigativo che in stretta sinergia con i Carabinieri di Napoli e sotto il coordinamento del Procuratore della Repubblica Barberini hanno ritrovato a Napoli le due ragazzine di Alfonsine e Cotignola allontanatesi mercoledì scorse dalla provincia di Ravenna”. Queste parole sottolineano la straordinaria professionalità dei militari coinvolti nell’operazione, il cui lavoro ha permesso di riportare le ragazze alle loro famiglie.
Le ragazzine stanno bene e sono state affidate ai genitori
Il lieto fine di questa vicenda ha visto Michelle e Sofia ritrovate in buona salute. Dopo il ritrovamento, sono state affidate ai carabinieri della stazione di San Pietro a Patierno, in attesa dell’arrivo dei genitori. Il ritorno a casa delle due amiche segna la conclusione di un episodio che ha tenuto in ansia non solo le loro famiglie ma anche l’intera comunità di Alfonsine e Cotignola. La rapidità con cui è stato possibile risolvere questa scomparsa dimostra l’efficienza del sistema di risposta alle emergenze in Italia, in particolare per quanto riguarda i casi di minori allontanatisi.
Questo caso ha anche evidenziato l’importanza della comunicazione e della rete di sicurezza che la società può offrire quando si unisce per un obiettivo comune. La storia di Michelle e Sofia è un promemoria che, nonostante i pericoli e le sfide, la comunità e le autorità possono lavorare insieme per garantire la sicurezza dei più vulnerabili. Mentre le ragazzine si preparano a ritornare alla loro vita quotidiana, le loro famiglie e la comunità possono ora respirare un sospiro di sollievo, sapendo che un potenziale disastro è stato evitato grazie all’azione tempestiva e coordinata delle forze dell’ordine.
Il recupero delle due giovanissime a Napoli non è solo la fine di un’allerta scomparsa; è anche una testimonianza dell’impegno incessante delle forze dell’ordine nel tutelare i cittadini, in particolare i più giovani. In una società sempre più connessa, eventi come questo sottolineano la necessità di vigilanza e cooperazione per proteggere coloro che sono più a rischio.