Governo esclude comuni sismici dalla stretta sul Superbonus
Il governo di Giorgia Meloni ha deciso di escludere i comuni dell’area colpita dal sisma nel Centro Italia dalla recente stretta sul Superbonus 110%. Questa decisione è stata presa nel corso del Consiglio dei ministri tenutosi martedì 26 marzo, dove è stato approvato un decreto-legge che prevede nuove limitazioni per l’accesso ai bonus edilizi. Con questa mossa, l’esecutivo mira a limitare i costi della misura, che hanno raggiunto cifre considerevoli, superando i 100 miliardi di euro, con stime che prevedono un ulteriore incremento.
La decisione di introdurre nuove restrizioni al Superbonus è giunta inaspettatamente, considerando che il tema non figurava tra i punti all’ordine del giorno del Consiglio dei ministri. Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha presentato il decreto-legge che pone fine alla possibilità di utilizzare gli sconti in fattura e la cessione del credito per le spese di ristrutturazione, insieme alla possibilità di apportare correzioni ai piani dei lavori, fino al 15 ottobre 2024.
Le nuove regole del Superbonus
Originariamente, il Superbonus introdotto nel 2020 durante il governo Conte I, consentiva un rimborso del 110% delle spese sostenute per i lavori di ristrutturazione degli edifici. Chi ha fatto domanda nel 2023 ha visto il rimborso scendere al 90%, mentre dal 2024 il rimborso sarà ulteriormente ridotto al 70%. I metodi per ottenere questi rimborsi includevano il pagamento diretto dei lavori da parte dei proprietari, che sarebbero stati poi rimborsati dallo Stato, o la cessione del credito all’azienda che effettuava i lavori o a un soggetto terzo, come banche o altre imprese.
Con la revisione del meccanismo del Superbonus da parte del governo Meloni, le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito sono state eliminate, sebbene con alcune eccezioni, ad esempio per chi aveva già richiesto la cessione del credito di imposta anche se i lavori non erano stati completati entro fine 2023. Questa modifica ha di fatto imposto una stretta più severa rispetto alle disposizioni precedenti.
La deroga per i comuni sismici
Il decreto-legge approvato recentemente ha suscitato diverse reazioni negative, spingendo la maggioranza a rivedere alcune delle sue decisioni. Lucia Albano, sottosegretaria all’Economia, ha presentato una revisione del decreto che esclude dalla stretta i comuni dell’area del cratere sismico del Centro Italia. Questa deroga, richiesta sia dalle opposizioni che da alcuni membri della maggioranza, tra cui il presidente delle Marche Francesco Acquaroli (Fratelli d’Italia), rappresenta un importante passo indietro per il governo.
«Ringrazio il ministro Giorgetti e tutto il governo. Il decreto consentirà ai proprietari degli immobili lesionati o distrutti dal sisma di continuare a sommare il contributo sisma alle agevolazioni offerte dal 110%», ha dichiarato Acquaroli. Questa modifica al decreto-legge mira a garantire che i cittadini colpiti dagli eventi sismici possano ancora beneficiare delle agevolazioni previste dal Superbonus, un segnale di attenzione verso le esigenze delle aree più vulnerabili del paese.
La decisione di mantenere l’accesso al Superbonus per i comuni colpiti dal sisma testimonia la volontà del governo di sostenere la ricostruzione e il rilancio delle zone più colpite da tali eventi, pur continuando a perseguire l’obiettivo di contenimento della spesa pubblica. Con questa mossa, l’esecutivo cerca di bilanciare le esigenze di rigore fiscale con quelle di solidarietà e supporto alle comunità in difficoltà.