![Il declino demografico in Italia: sfide e soluzioni per il futuro 1 20240402 085628](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240402-085628.webp)
Il preoccupante declino demografico in Italia: una sfida per il futuro
Il crollo demografico in Italia segna un nuovo capitolo nel panorama socio-economico del Paese, evidenziando una realtà sempre più allarmante. Secondo i dati forniti dall’Istat, il tasso di natalità ha raggiunto livelli estremamente bassi, con soli sei neonati ogni mille abitanti nel 2023. Una cifra che non solo riflette la gravità della situazione attuale ma pone anche l’accento sulle sfide future che l’Italia dovrà affrontare.
La diminuzione del numero medio di figli per donna, sceso a 1,20 nel 2023 dal 1,24 del 2022, avvicinandosi pericolosamente al minimo storico del 1995, è un campanello d’allarme che non può essere ignorato. La Sardegna registra il dato più allarmante, con meno di un figlio per donna, segno evidente di una tendenza che non sembra invertire la sua rotta.
Un calo della mortalità non sufficiente a bilancare la natalità
Se da un lato si registra un calo della mortalità, con 661mila decessi nel 2023, pari all’8% in meno rispetto al 2022, e un incremento dell’aspettativa di vita a 83,1 anni, dall’altro tale miglioramento non riesce a compensare il deficit demografico generato dalla bassa natalità. La popolazione italiana mostra un invecchiamento progressivo, con gli over 65 che costituiscono il 24,3% della popolazione totale, a fronte di un’età media che si attesta a 46,6 anni.
Nonostante l’immigrazione contribuisca a mantenere quasi stabile il numero di residenti, con 58 milioni 990mila unità al primo gennaio 2024, il saldo demografico resta negativo, soprattutto nel Mezzogiorno d’Italia, dove il calo è più marcato.
Le voci degli esperti: una situazione insostenibile
Adriano Bordignon e Gigi De Palo esprimono profonda preoccupazione per il futuro del Paese. Bordignon sottolinea come il crollo demografico condanni l’Italia a un futuro insostenibile, incapace di sostenere la spesa sanitaria crescente e di garantire la tenuta del sistema previdenziale. De Palo, a sua volta, invoca azioni immediate per contrastare l’inverno demografico, sottolineando l’urgenza di politiche familiari ed economiche serie.
Vito Trojano, presidente della Società italiana di ginecologia e ostetricia, mette in luce i problemi che ostacolano la natalità, tra cui le difficoltà economiche e di welfare che costringono molte donne a rimandare la maternità. La precarietà lavorativa e l’insufficiente supporto alle giovani coppie emergono come ostacoli significativi alla decisione di avere figli.
Prospettive e soluzioni possibili
Trojano propone anche delle soluzioni, come la divulgazione nelle scuole di concetti legati alla procreazione medicalmente assistita, per informare i giovani sulle opzioni disponibili. La conservazione dei gameti emerge come una possibile risposta, sebbene sia chiaro che tale soluzione non possa affrontare il problema nella sua interezza. La necessità di un approccio multidisciplinare è evidente, per promuovere stili di vita e prevenzione di malattie che influiscono sulla fertilità.
La situazione demografica in Italia rappresenta una sfida complessa, che richiede un impegno congiunto di istituzioni, società civile e specialisti del settore. La consapevolezza del problema e la volontà di trovare soluzioni innovative e sostenibili sono fondamentali per invertire questa tendenza e garantire un futuro prospero e sostenibile al Paese.