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Omicidio al Quadraro: L’Ennesimo Femminicidio a Roma
Un’altra tragedia legata alla violenza di genere ha scosso il quartiere del Quadraro a Roma. Sabato sera, intorno alle 23.30, le forze dell’ordine sono intervenute in un appartamento di via Livilla, dove si era verificata una lite tra una coppia cinese. La discussione, inizialmente verbale, ha preso una piega drammatica culminando con un gesto estremo: l’uomo, Yu Yang, ha colpito la moglie, Li Xuemei, con un fendente mortale al torace. La donna, 36enne, è stata trovata senza vita nell’abitazione.
La presenza della figlia di soli 5 anni all’interno della casa ha reso la situazione ancora più agghiacciante. Al momento dell’arrivo della polizia, Yu Yang era fuggito dall’appartamento, lasciando la bambina sola. Tuttavia, le autorità sono riuscite a rintracciarlo poco dopo e ad arrestarlo in via dei Consoli. Durante la perquisizione, è stato ritrovato l’arma del delitto, un coltello, che è stato sequestrato dagli investigatori. La famiglia abitava al terzo piano e sembrava essere discretamente integrata nella comunità, sebbene alcuni vicini riferiscano di frequenti litigi tra i coniugi negli ultimi tempi.
Reazioni e Condoglianze dalla Comunità
L’omicidio di Li Xuemei ha scosso profondamente gli abitanti del civico 7 e dei dintorni, lasciando tutti attoniti di fronte a tanta violenza inaspettata. Antonio Guadagno, vicino di casa della vittima, ha dichiarato: ‘Conoscevo lei solo perché quando uscivo con il mio cane, la bambina gli faceva le feste. Che tragedia immane, erano persone molto riservate.’ I residenti, in uno stato di sconvolgimento, si sono resi conto della gravità della situazione solo successivamente, vista la quiete apparente che regnava nel quartiere. Paolo Galosi, un abitante del palazzo di fronte a quello della tragedia, ha raccontato di aver udito le sirene e di essere stato testimone dell’attività frenetica della polizia alla ricerca di indizi.
La vittima, Li Xuemei, si aggiunge tristemente alla lista sempre più lunga delle vittime di violenza di genere a Roma. Negli ultimi mesi, la città ha vissuto diversi casi di femminicidio che hanno scosso profondamente l’opinione pubblica. Nomi come Martina Scialdone, Agnese Oliva, Pierpaola Romano, Maria Michelle Causo, Rossella Nappini, Egidia Barberio e Silvana Aru sono diventati simboli di una piaga sociale che sembra non dare tregua. Le autorità locali e gli attivisti per i diritti delle donne si trovano di fronte a una sfida sempre più urgente nel contrastare e prevenire questi atti di violenza che continuano a mietere vite innocenti.