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Il mistero del sequestro Moro: rivelazioni sconcertanti
Il sequestro Moro del 1978 rimane uno dei capitoli più oscuri della storia italiana contemporanea. Le recenti rivelazioni del presidente Cossiga hanno scosso l’opinione pubblica, portando alla luce dettagli inquietanti. Quell’«Operazione Smeraldo», attivata per liberare il leader politico dalle mani delle Brigate Rosse, ha acceso i riflettori su una serie di eventi rimasti nell’ombra per troppo tempo. Il coinvolgimento dei reparti speciali del Comsubin, pronti a intervenire per salvare Moro, getta una luce sinistra su quei drammatici 55 giorni di prigionia.
Le rivelazioni di Cossiga hanno sollevato nuove domande sulle mancate operazioni di salvataggio. Il coinvolgimento degli incursori della Marina, pronti a intervenire per liberare l’ostaggio, ha svelato un’operazione segreta che potrebbe aver cambiato il corso degli eventi. L’annullamento dell’operazione Smeraldo, nonostante le informazioni sul presunto nascondiglio di Moro, aggiunge un tassello inquietante a un puzzle già complesso.
Il ruolo dei reparti speciali e le mancate azioni
Gli incursori del Comsubin, addestrati per situazioni estreme, erano pronti a intervenire per salvare Aldo Moro. L’ordine di tenere pronti i reparti speciali, l’attesa del trasferimento in elicottero, tutto faceva presagire un’azione imminente. Tuttavia, l’operazione venne annullata, lasciando spazio a interrogativi sulle reali motivazioni dietro questa decisione. Le dichiarazioni incompleti di Cossiga, che ringraziò il Comsubin per la loro preparazione nonostante l’operazione fallita, aggiungono un alone di mistero a un episodio già avvolto nell’ombra.
Le indagini successive hanno cercato di fare luce su quanto accaduto. Le tracce di sabbia trovate sui luoghi legate al tragico epilogo del sequestro rivelano possibili percorsi seguiti dai brigatisti con l’ostaggio. La base del Sismi a Furbara, le esercitazioni di Gladio a Cerveteri, elementi che potrebbero aver avuto un ruolo nel dramma che ha coinvolto Moro. Le mancate azioni dell’intelligence e dei reparti speciali, nonostante le «soffiate» ricevute, sollevano interrogativi sulla gestione dell’emergenza e sulle vere intenzioni dietro quei giorni cruciali.
Il mistero del sequestro Moro continua a far discutere, a distanza di anni. Le rivelazioni sconcertanti di Cossiga, le operazioni segrete del Comsubin, e le tracce lasciate dai rapitori pongono ancora una volta l’accento su un capitolo buio della storia italiana. Resta aperta la questione su cosa realmente accadde dietro le quinte, e se l’intervento dei reparti speciali avrebbe potuto cambiare il destino di Aldo Moro.