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Sciopero Nazionale: Poste Chiuse in Tutta Italia il 21 Marzo
Poste chiuse in tutta Italia il 21 marzo, un’imponente manifestazione organizzata dai sindacati per protestare contro le politiche del governo riguardo alle privatizzazioni e alla precarietà lavorativa. A Milano, l’appuntamento è fissato per le 9:30 a piazza Cordusio, con un sit-in di protesta alle 15:00 in corso Monforte. A Roma, la mobilitazione inizierà alle 10:00 di fronte al Pantheon. Si prevede una partecipazione massiccia, con migliaia di lavoratori pronti a scendere in piazza per difendere i propri diritti.
Solo a Roma e provincia, secondo i dati sindacali, si contano circa 8.000 dipendenti del settore postale, di cui 3.000 sono direttamente coinvolti nel recapito. L’indignazione e la determinazione sono alte, poiché i lavoratori ritengono che le decisioni del governo impattino negativamente sulla loro vita e sul futuro delle Poste Italiane. La chiusura degli uffici, i tagli occupazionali e la precarizzazione del lavoro sono temi centrali della protesta che si preannuncia come una delle più rilevanti degli ultimi tempi.
La Posizione del Governo e dei Sindacati
Durante la conferenza stampa di fine anno, la premier Giorgia Meloni ha esposto la sua strategia di ridimensionamento della presenza statale, focalizzandosi sulle privatizzazioni di Poste e Trenitalia per finanziare le misure previste nella Manovra, senza ricorrere ad aumenti delle imposte. ‘La mia idea è ridurre la presenza dello Stato dove non è necessaria e riaffermarla dove lo è’, ha dichiarato Meloni. Tuttavia, i sindacati non sono affatto d’accordo con questa visione e si oppongono strenuamente alla privatizzazione delle Poste.
Le sigle sindacali si schierano ‘contro la privatizzazione di Poste Italiane’, sottolineando come tale mossa favorisca i privati a discapito dei cittadini e dei lavoratori. Loro puntano alla ‘totale pubblicizzazione di Poste Italiane’, difendendo l’idea che i servizi essenziali debbano essere garantiti a tutti senza discriminazioni. La lotta si concentra sulla difesa dei diritti dei lavoratori e sulla salvaguardia delle condizioni di impiego, contrastando la precarietà e gli abusi contrattuali che minano la dignità e la sicurezza occupazionale.