![Tensioni nel centrosinistra in Basilicata: la trattativa con Azione fallisce 1 20240315 224421](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240315-224421.webp)
La trattativa con Azione fallisce: tensioni nel centrosinistra
Meno di 48 ore dopo la scelta del candidato del centrosinistra in Basilicata, la situazione si è fatta tesa. Da una parte, il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle hanno deciso che il candidato sarà Domenico Lacerenza, un oculista senza esperienza politica. Dall’altra parte, Azione ha deciso di ritirarsi dalla trattativa: ‘Non lo sosterremo, il tavolo è fallito’, ha dichiarato Carlo Calenda. Ciò ha generato una frattura che potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini lucani.
La giornata è iniziata con una dichiarazione di guerra da parte di una fazione del Pd lucano, contraria alla scelta dell’oculista come candidato. Si è parlato di convocare una direzione regionale per discutere la questione, mentre alcuni proponevano Angelo Chiorazzo come alternativa. Tuttavia, le voci su un possibile ritiro di Lacerenza sono state stroncate dal Nazareno: ‘Ipotesi prive di fondamento’. Le tensioni erano palpabili, e le trattative si sono riaperte nel pomeriggio, coinvolgendo anche Azione.
Il rifiuto di Azione e la conferma del candidato
Azione ha chiesto di ripensare alla candidatura di Chiorazzo, ma i rappresentanti del Pd hanno mantenuto fede alla scelta di Lacerenza: ‘Il nome è Lacerenza, indietro non si torna’. Le pressioni per un cambio di candidato sono state respinte, con la motivazione che ciò avrebbe comportato un rischio eccessivo di destabilizzazione, soprattutto considerando il potere di veto del Movimento 5 Stelle. Anche se Romano Prodi aveva invitato a un’unità d’intenti, il leader dei 5 Stelle ha ribadito: ‘Il nostro candidato è Lacerenza’. Calenda ha concluso che il tavolo politico è fallito e ha annunciato che Azione non supporterà la candidatura di Lacerenza, lasciando incertezze sul futuro del centrosinistra in Basilicata.
La situazione si fa sempre più intricata, con Italia Viva che sembra orientata verso l’endorsement del governatore uscente. Tuttavia, l’incertezza regna sovrana, con possibili ripercussioni sulle elezioni in altre regioni e città. Il caos in Basilicata rischia di riverberarsi su altre sfide politiche, come in Piemonte, dove l’opposizione divisa potrebbe favorire il mantenimento del potere da parte del forzista Alberto Cirio. La necessità di chiudere le dispute in Basilicata è pressante, in modo da concentrarsi sulla vittoria futura.