Atti vandalici ‘no vax’ scuotono Spirano, Caravaggio e Urgnano
Nella notte scorsa, il Palaspirà di Spirano, primo centro vaccinale attivo in Lombardia, è stato teatro di un vile atto vandalico. Numerose scritte ‘no vax’ sono comparse sulle pareti, scatenando la reazione indignata del sindaco Yuri Grasselli, il quale ha dichiarato: ‘Questo gesto deplorevole rappresenta un vile attacco non solo alla struttura stessa, ma anche un’offesa alla nostra comunità.’ Le telecamere di sorveglianza hanno catturato l’azione e le autorità stanno lavorando per identificare i responsabili. Il senatore Roberto Calderoli ha condannato fermamente l’atto, sottolineando il significato del Palaspirà come luogo dove sono state somministrate oltre 150mila dosi vaccinali, salvando così numerose vite durante la pandemia.
Indignazione e solidarietà dalle istituzioni locali
Il consigliere regionale Giovanni Malanchini si è unito alla condanna, definendo l’atto come ‘ignobile e codardo’. Questo gesto non solo offende la comunità di Spirano ma l’intera Lombardia, specialmente in vista della ‘Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Covid’. Malanchini ha sottolineato come tali azioni non solo siano inaccettabili, ma dimostrino un totale disprezzo per i valori fondamentali della società. La speranza ora è che i responsabili vengano individuati al più presto per rispondere di questo atto vandalico che ha ferito profondamente le persone colpite dalla pandemia.
Ma l’azione vandalica non si è limitata a Spirano.
Anche a Caravaggio, è stato preso di mira il liceo ‘Galileo Galilei’ con scritte lasciate durante la notte con vernice rossa. Questo ulteriore episodio di vandalismo conferma la diffusa preoccupazione legata all’emergere di comportamenti intolleranti e dannosi per la collettività. A Urgnano, infine, il muro di cinta del cimitero è stato imbrattato con scritte sempre realizzate con vernice rossa. Le azioni vandaliche, oltre a danneggiare i luoghi pubblici, provocano sconcerto e rabbia nella popolazione locale, che si sente minacciata nella propria sicurezza e nel rispetto delle istituzioni.
L’appello alla coesione e al rispetto civile
Questi atti vandalici rappresentano una sfida alla coesione sociale e alla convivenza civile. È fondamentale che la comunità reagisca compatta, respingendo ogni forma di violenza e intolleranza. Come sottolineato dalle autorità locali, l’uso di simboli e azioni vandaliche per imporre ideologie rappresenta un attacco diretto ai valori fondamentali della società. La speranza è che, attraverso la collaborazione con le forze dell’ordine e il coinvolgimento attivo della cittadinanza, si possa contrastare e prevenire tali atti incivili che minano il tessuto sociale. Solo attraverso il rispetto reciproco e la solidarietà sarà possibile preservare la pace e la stabilità delle nostre comunità.