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Forza Italia ritira emendamento su pene più leggere per combattimenti clandestini tra cani
Maltrattamenti animali – Un dietrofront significativo è avvenuto in merito all’inasprimento delle pene per chi organizza combattimenti clandestini tra cani. Forza Italia, dopo aver proposto un emendamento per ridurre le condanne in questo contesto, ha deciso di ritirarlo. L’errore di comunicazione, secondo il vicepresidente della commissione Giustizia della Camera, Pietro Pittalis, è stato prontamente corretto: ‘La tutela e il benessere degli animali sono sempre stati temi cari al presidente Berlusconi e a Forza Italia. Per questo, ritiriamo l’emendamento, presentato per errore in commissione Giustizia che prevedeva di non aumentare le pene per chi organizza combattimenti clandestini tra cani.’
Approvazione e correzione dell’errore
Il dietrofront ha portato sollievo alle associazioni animaliste e a Michela Vittoria Brambilla, presidente dell’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali. Quest’ultima ha espresso gratitudine per la rettifica di Forza Italia: ‘Ringrazio l’on. Pittalis per aver chiarito la posizione di Forza Italia e per aver quindi ritirato l’emendamento erroneamente depositato, che sarebbe andato in direzione contraria all’auspicato aumento delle sanzioni.’
Importanza della sensibilità verso gli animali – Brambilla sottolinea l’importanza di considerare gli animali come soggetti di diritto e non solo come oggetti: ‘Dobbiamo iniziare una volta per tutte a parlare di delitti contro gli animali e considerarli soggetti del diritto, non solo oggetti.’ La proposta di legge, a cui ha contribuito anche Silvio Berlusconi, mira a modificare il titolo IX bis del Codice Penale per riconoscere realmente i delitti contro gli animali.
Contrasti e proposte di modifica
Non tutti gli attori politici sostengono incondizionatamente il rafforzamento delle pene per i maltrattamenti animali. Deputati della Lega hanno presentato proposte per contrastare l’inasprimento delle sanzioni e limitare la tutela agli animali da compagnia. Questo contrasto si è evidenziato dopo il passo indietro di Forza Italia, lasciando il partito di Salvini come il principale oppositore alla progressione della legge. Le richieste di modifica del testo base della legge, provenienti dalla Lega, hanno sollevato dubbi e opposizioni.
Consensi e divergenze in Parlamento – La proposta di legge, identificata con la sigla AC 30, ha suscitato un vasto consenso nella società civile, nonostante le divergenze politiche emerse. Mentre diverse forze politiche aderiscono all’Intergruppo parlamentare per i diritti degli animali, la Lega sembra essere il partito restante a ostacolare il percorso della legge, contrastando l’auspicato inasprimento delle sanzioni. La proposta di legge sarà discussa in aula la prossima settimana, dopo il vaglio della commissione.