Idrissa Diallo: la testimonanza di un cittadino della Guinea picchiato dai carabinieri a Modena
Idrissa Diallo, un fruitore del programma di protezione internazionale, ha raccontato di essere stato oggetto di violenza da parte dei carabinieri a Modena. In un video divulgato sui social network, si vede chiaramente uno dei militari colpirlo con pugni al volto e alla schiena, causandogli due giorni di prognosi. Diallo ha espresso la sua versione dell’accaduto, sostenendo di essere stato aggredito senza motivo: “Mi hanno aggredito subito, nonostante potessi spiegare che in poco tempo potevo far arrivare un amico con i documenti.”
La versione di Idrissa Diallo e le accuse contro i carabinieri
Dopo l’alterco con i carabinieri, Diallo è stato portato davanti al giudice per resistenza all’arresto ed è stato successivamente rilasciato. Tuttavia, ha denunciato di essere stato maltrattato anche in caserma. Secondo la sua testimonianza, i militari lo hanno avvicinato alla fermata dell’autobus per i documenti, ma senza ascoltarlo lo hanno trascinato alla macchina, strappandogli l’auricolare del telefono mentre cercava di chiamare il suo coinquilino.
Idrissa Diallo ha respinto l’accusa di danneggiamento dell’auto dei carabinieri, affermando che è stato il militare a causare involontariamente il danno durante la colluttazione. Ha inoltre descritto gli abusi subiti in caserma: “Mi hanno tenuto dentro tre o quattro ore. Mi hanno sfilato i pantaloni, mi hanno insultato e picchiato anche lì.” Diallo ha riportato di avere contusioni alla testa, al braccio sinistro, alla schiena e a una gamba, con una prognosi di due giorni.
La reazione della procura e la possibile apertura di un’inchiesta
La procura sta valutando attentamente la situazione e potrebbe aprire un’inchiesta sui carabinieri coinvolti nell’incidente con Idrissa Diallo. Il racconto dettagliato del richiedente asilo getta luce su presunti abusi e comportamenti scorretti da parte delle forze dell’ordine. Diallo, che lavora come aiuto cuoco in un ristorante di Modena, ha sottolineato di essere stato vittima di violenza ingiustificata e di aver subito umiliazioni durante il suo periodo in caserma.
Le accuse di Diallo, supportate dal video della vicenda, sollevano interrogativi sulla condotta dei carabinieri e mettono in discussione l’operato delle forze dell’ordine nella gestione di situazioni di questo genere. La testimonianza del cittadino della Guinea porta all’attenzione pubblica un caso di presunta violenza da parte delle autorità, alimentando il dibattito sull’importanza del rispetto dei diritti umani e sulle misure necessarie per prevenire simili episodi nel futuro.