![Disturbi Alimentari: Emergenza DNA e Crescita Preoccupante dei Casi in Italia 1 20240315 104352](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240315-104352.webp)
Pazienti sempre più giovani affetti da disturbi alimentari: l’emergenza dei dna
Secondo i dati del Ministero della Salute, in Italia più di tre milioni di persone soffrono di disturbi della nutrizione e dell’alimentazione (dna), con un preoccupante aumento del 40% dei casi dal 2019. L’emergenza si è acuita durante le restrizioni legate al Covid, con un impatto negativo sulla salute mentale della popolazione e un incremento delle diagnosi del 30-35%. Gli esperti sottolineano che il numero di diagnosi non è ancora tornato ai livelli pre-pandemia, indicando una situazione critica.
È allarmante notare che l’età di insorgenza dei disturbi alimentari sta diminuendo, con il 30% dei casi che si manifesta prima dei 14 anni, come evidenziato dai dati del 2023. Centri medici segnalano casi di bambini di soli 8/9 anni con sintomi tipici di disturbi tipici dell’adolescenza o dell’età adulta anziché dell’età infantile, evidenziando una tendenza preoccupante. La diffusione di patologie come anoressia, bulimia e binge eating rappresenta un ulteriore segnale di allarme per la salute pubblica.
La cruciale importanza dei tempi di intervento nella prevenzione e cura
Nei disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, i tempi con cui si interviene giocano un ruolo cruciale nella prevenzione e nella cura delle patologie. La trascuratezza di queste condizioni può portare a gravi complicazioni a livello organico coinvolgendo diversi sistemi corporei, con conseguenze potenzialmente letali, soprattattutto nel caso dell’anoressia.
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità evidenziano, però, un problema di fondo legato ai tempi di attesa per accedere alle cure. In Italia, il tempo medio di attesa per essere presi in carico dal servizio sanitario nazionale varia da 3 a 6 mesi, ma in alcuni casi può arrivare fino a un anno per ricevere una diagnosi. Queste lunghe liste di attesa rappresentano un ostacolo significativo nell’affrontare tempestivamente e in modo efficace i disturbi alimentari.
Il governo ha destinato 10 milioni di euro per il 2024 per sostenere i centri e i percorsi di cura dedicati ai disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, ma esperti e associazioni sollevano dubbi sulla sufficiente adeguatezza di questa cifra per affrontare in modo efficace l’emergenza in atto. La situazione richiede non solo un’attenzione politica maggiore ma anche interventi concreti e tempestivi per garantire un supporto adeguato a chi soffre di tali disturbi.