La corsa alle regionali della Basilicata: un medico candidato inaspettato
Il primario di oculistica all’ospedale San Carlo di Potenza, Domenico Lacerenza, si trova al centro di una situazione politica inaspettata. Da 48 ore è diventato candidato del campo largo (Pd, M5S, Avs +Europa) alle regionali della Basilicata. Con stupore iniziale ma crescente convinzione, Lacerenza si definisce un ‘moderato progressista’ e sembra aver conquistato il sostegno di diverse fasce della popolazione, tra cui gli anziani di Potenza e Venosa, che lo considerano un vero e proprio idolo. Lacerenza si dice ottimista riguardo alla vittoria, affermando che non è un obiettivo irraggiungibile. L’attenzione è ora rivolta al suo avversario del centrodestra, l’ex generale delle Fiamme Gialle Vito Bardi, attuale governatore uscente. Secondo il medico, il problema principale non è solo una ‘miopia politica’, ma piuttosto una ‘mobilità passiva’ dovuta alla mancanza di servizi sanitari efficienti in Basilicata, che costringe i lucani a cercare cure al di fuori della regione per anni.
Alleanze politiche e incertezze: il puzzle della campagna elettorale
Per Lacerenza, la strada verso la vittoria potrebbe richiedere un sostegno politico significativo. Oltre all’appoggio di Vito De Filippo, del Pd, e di altri attori locali, c’è la necessità di coinvolgere anche Marcello Pittella, una figura di spicco con un vasto seguito di preferenze. Tuttavia, Pittella sembra attualmente indeciso sul da farsi, considerando possibili alleanze con diverse fazioni politiche, compresa quella avversaria di Vito Bardi. Pittella, ex governatore e membro di Azione di Carlo Calenda, potrebbe allargare il campo politico verso nuove direzioni, mettendo in discussione le tradizionali alleanze. Le dichiarazioni provenienti dal Nazareno e da figure di spicco come Romano Prodi sottolineano l’importanza dell’unità per ottenere la vittoria e criticano la frammentazione che potrebbe portare alla sconfitta. Intanto, nel mezzo di questa complessa situazione politica, Lacerenza sembra affrontare la sfida con determinazione e una certa dose di orgoglio. Originario di Barletta, si è radicato in Basilicata da anni, sostenendo di non aver abbandonato il Sud. La sua famiglia, tuttavia, riflette la realtà comune di molte famiglie del Meridione: i figli studiano e lavorano altrove, una diaspora che vorrebbe invertire per ridare vitalità alla propria terra.