![Inizio del processo per l'omicidio di Maria Chindamo: la ricerca della verità e la lotta per la giustizia 1 20240314 165128](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240314-165128.webp)
Inizia il processo per l’omicidio di Maria Chindamo
L’udienza davanti alla Corte d’Assise di Catanzaro ha segnato l’inizio del processo sull’omicidio di Maria Chindamo, imprenditrice di Laureana di Borrello rapita e uccisa nel 2016. Salvatore Ascone, detenuto per il delitto, è imputato nell’ambito dell’operazione Maestrale-Carthago della Dda di Catanzaro. Vincenzo Chindamo, fratello della vittima, ha espresso la sua attesa per la ricerca della verità giudiziaria. Ha sottolineato che la Calabria non è solo ‘ndrangheta, ma è anche fatta di “tanta bella gente” desiderosa di riscatto.
Il legale della famiglia, Nicodemo Gentile, ha lodato la tenacia di Vincenzo e della famiglia Chindamo, sottolineando la speranza e la volontà di comprendere i fatti. Gentile ha dedicato un pensiero alla madre di Maria Chindamo, elogiandola come “un monumento di dignità, di forza, di coraggio”. L’avvio del processo rappresenta un passo verso la verità e la giustizia, un momento atteso e di importanza fondamentale per la famiglia e per coloro che sono coinvolti nella vicenda.
Richiesta di trasferimento per l’imputato
Durante un’udienza breve, si è discusso del trasferimento di Salvatore Ascone, imputato per l’omicidio di Maria Chindamo, dal carcere di Secondigliano a quello di Catanzaro per un intervento chirurgico urgente. L’avvocato di Ascone, Salvatore Staiano, ha sollecitato il trasferimento sottolineando la necessità dell’intervento per la salute dell’imputato. La Corte ha già acconsentito al trasferimento a seguito di una richiesta avanzata l’8 marzo.
Il pm Annamaria Frustaci ha spiegato che Ascone ha rifiutato i ricoveri proposti dalle strutture carcerarie in cui era detenuto, preferendo essere curato dal suo medico di fiducia. Nonostante le obiezioni iniziali, la Procura non si è opposta al trasferimento. L’avvocato Staiano ha criticato l’inerzia della casa circondariale e ha sollecitato un’azione immediata per garantire il trasferimento. Durante l’udienza è stata presentata un’eccezione di nullità relativa alla notifica della chiusura delle indagini, mentre è stata aggiornata la prossima udienza al 11 aprile.