Abruzzo: Analisi dei Risultati Elettorali
A livello di liste, Fratelli d’Italia è in testa con il 24,1%, mentre il Partito Democratico si attesta al 20,3%. Nel centrodestra, Forza Italia supera la Lega, con rispettivamente il 13,4% e il 7,6%, mentre il Movimento 5 Stelle, che sosteneva D’Amico, raggiunge il 7,0%. Un elemento nuovo è rappresentato dalla presenza della lista di Azione, che ottiene il 4,0% nel campo PD-M5S. La lista dei Riformisti e Civici risulta essere la meno votata della coalizione di D’Amico, fermandosi al 2,8%.
Confronto con le Elezioni Politiche
In Abruzzo non era consentito il voto disgiunto, ma era possibile votare per un candidato presidente senza associarlo a una lista. Si evidenzia che Marsilio ha circa 11 mila voti in più rispetto alle sue 6 liste, mentre D’Amico ha un margine di 22 mila voti in più rispetto alle sue 6 liste. Rispetto alle elezioni politiche del 2022, Marsilio ha guadagnato 29 mila voti in più rispetto al centrodestra, mentre D’Amico ha perso 7 mila voti rispetto alla somma dei voti del centrosinistra, del M5S e del Terzo Polo nel 2022.
Analisi dei Risultati Provinciali
Marsilio ha ottenuto 28 mila voti in più rispetto a cinque anni fa, con miglioramenti diffusi su gran parte del territorio abruzzese. D’Amico, al contrario, ha subito una perdita di 37 mila voti rispetto alla somma dei voti di Legnini (centrosinistra) e Marcozzi (M5S) alle elezioni regionali del 2019. La vittoria di Marsilio è stata particolarmente evidente nella provincia dell’Aquila, dove ha ottenuto un vantaggio del 23% su D’Amico. Nelle province costiere, la competizione è stata più equilibrata, con un margine di +3 punti a Chieti e Pescara, mentre D’Amico ha trionfato nella provincia di Teramo con il 50,2% contro il 49,8%.
Analizzando i capoluoghi, Marsilio ha vinto ad L’Aquila (52,7%) e Chieti (50,9%), mentre D’Amico è in testa a Teramo (53,3%) e Pescara (52,3%). Se si sommano questi quattro comuni, D’Amico prevale leggermente nei capoluoghi (50,7%), ma Marsilio si impone nettamente nei comuni non capoluogo (54,8%).
Con la riconferma di Marsilio, il centrodestra detiene ora 13 regioni e la provincia di Trento. Tuttavia, tra i governatori di Fratelli d’Italia, troviamo solamente Marsilio, Acquaroli e Rocca, quest’ultimo essendo un indipendente indicato da Fratelli d’Italia nel Lazio. Per quanto riguarda D’Amico, questa è la settima sconfitta per il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che corrono insieme alle elezioni regionali. L’unica precedente vittoria del campo largo è stata in Sardegna due settimane fa.