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Veto di Conte su Azione: la frattura nel panorama politico italiano
In un repentino scambio di dichiarazioni, l’ex ministro Carlo Calenda ha sollevato il velo su una frattura politica di rilievo, mettendo in luce il veto di Giuseppe Conte su Azione. Con un tweet diretto e tagliente, Calenda ha sottolineato: ‘Il dato positivo è che la ‘sinistra’ ha scelto finalmente il suo campo e il suo leader. Non è il nostro. Auguri.’ Questa presa di posizione non solo evidenzia le tensioni interne al panorama politico italiano, ma sottolinea anche una netta distinzione tra Azione, il Pd e il Movimento 5 Stelle.
La scelta di Azione e il distacco da Pd e 5S
La candidatura di Luciano D’Amico, un tempo sostenuta in modo comune, è ormai un ricordo sbiadito. Le turbolente fasi della trattativa in Basilicata hanno portato il Pd e il M5S a convergere su Domenico Lacerenza come candidato, escludendo però il leader di Azione dalla discussione. Calenda ha esplicitato il suo disappunto dichiarando: ‘Io fino a ieri mattina ho parlato con Elly Schlein per capire quale era il loro orientamento di candidatura e mi ha detto che non lo avevano.’
Italia Viva si unisce al coro di disapprovazione, criticando il metodo adottato nella selezione del candidato lucano: ‘Con il metodo inaugurato con queste elezioni lucane, in cui M5S e Pd si incontrano, stabiliscono il candidato che va bene a tutt’e due e poi lo comunicano, non c’entriamo nulla’, afferma Davide Faraone. Questo scenario di esclusione e mancanza di consultazione sembra aver accentuato le divisioni all’interno del fronte politico di sinistra.
La reazione di Calenda e il richiamo a Vito Bardi
Calenda non ha esitato a commentare il ruolo di Giuseppe Conte, attribuendogli la responsabilità della candidatura e del perimetro della coalizione in Basilicata. Il confronto tra veti e controveti interni, secondo l’ex ministro, ha portato Conte a ribadire con soddisfazione le proprie scelte. In risposta, Calenda ha indicato una direzione diversa, suggerendo un’apertura verso Vito Bardi, figura del centrodestra e sostenitore di Forza Italia, definendolo ‘un moderato europeista, un uomo delle istituzioni.’
Azione sembra quindi orientata verso una propria strada politica, distante dalle scelte del centrosinistra. Calenda sottolinea: ‘Non è un scelta, è una constatazione: il centrosinistra ci ha escluso, noi lì abbiamo preso alle politiche il 10%, c’è Marcello Pittella che è l’ex governatore e responsabile di Azione, loro hanno fatto una scelta, vediamo ora se li ripagherà.’ Questa netta presa di posizione riflette una situazione politica complessa e in continua evoluzione nel panorama italiano.