![Scandalo video intimo: licenziamento e coinvolgimento alla Roma 1 20240314 153225](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240314-153225.webp)
Rubato video intimo alla Roma: scandalo e licenziamento
La vicenda che ha scosso la Roma, con il furto e la diffusione di un video intimo di una dipendente, ha rivelato una rete di coinvolgimento che va ben oltre i semplici spogliatoi. Calciatori, tecnici e dirigenti, compresi quelli delle giovanili, sono stati coinvolti nella condivisione e nei commenti sessisti su questo materiale privato. Secondo quanto riportato dal Fatto Quotidiano, il video ha fatto il giro dei cellulari e delle chat all’interno della società sportiva, generando risate e commenti inappropriati.
La giovane impiegata coinvolta, che lavorava per la Roma da quasi dieci anni, è stata licenziata con la motivazione di ‘incompatibilità ambientale’. L’avvocato Lorenzo Vitali, rappresentante legale dei Friedkin, ha confermato la decisione di licenziamento spiegando che il video riportava la dipendente in atti sessuali e che era stato visionato da diversi membri del personale e dei giocatori della società. Nonostante l’assicurazione del pagamento dell’indennità di mancato preavviso, la vicenda ha sollevato polemiche sul trattamento riservato alla dipendente, che si trova ora vittima in questa situazione delicata.
Reazioni e retroscena del caso
La situazione si è complicata ulteriormente con dichiarazioni di un presunto coinvolgimento di un giocatore della Primavera nella sottrazione e diffusione del video. Si parla di pesanti commenti sessisti sulle piattaforme social e sulle chat interne, evidenziando un ambiente tossico e privo di rispetto. La giovane impiegata, licenziata a novembre, ha tentato una soluzione extragiudiziale con l’aiuto dell’avvocato Francesco Francesco Bronzini per il suo ritorno in azienda, ma al momento non sembrano esserci garanzie da parte della Roma. Inoltre, la società è stata accusata di non aver protetto la dipendente da atti chiaramente illeciti.
Le attenzioni si sono ora spostate sul presunto autore del furto del video, un calciatore che si appresta a esordire in Serie A senza aver subito sanzioni disciplinari. L’alibi dell’avere ottenuto il filmato da minorenne sembra essere un tentativo di attenuare le responsabilità, ma il rischio di denunce penali e indagini da parte della Procura potrebbe mettere sotto pressione l’intera struttura della Roma, coinvolgendo un numero significativo di persone nella ricostruzione dei fatti. La vicenda, ancora avvolta da molte incertezze, potrebbe avere ripercussioni significative sull’immagine e sul funzionamento interno della società sportiva.