Migranti: Orrore e Disperazione sul Mediterraneo
Cinquanta morti di ustioni, fame e sete – Un gommone partito dalla Libia è diventato la tomba di cinquanta individui, tra cui cinque bambini, vittime di una tragedia che ha sconvolto il Mediterraneo. Queste anime sono state gettate in mare da coloro che lottavano ancora per sopravvivere dopo una settimana di agonia senza fine. Donne e uomini costretti a dire addio ai propri cari, assistendo impotenti alla morte dei compagni di viaggio con cui avevano condiviso speranze e disperazione durante il viaggio dalla Libia.
Racconti dell’orrore
I superstiti, ventacinque individui soccorsi dalla Ocean Viking in acque internazionali vicino alla zona SAR libica, hanno raccontato storie atroci ai volontari di Sos Mediterranée. Due persone sono state evacuate d’urgenza in elicottero a causa delle gravi condizioni, mentre gli altri sopravvissuti versano in uno stato psicofisico drammatico. Hanno trascorso giorni alla deriva, vedendo aerei ed elicotteri sorvolare il loro gommone senza ricevere alcun aiuto. Senza cibo né acqua per giorni, alcuni sono stati trovati in stato di incoscienza quando la Ocean Viking è finalmente intervenuta per salvarli.La mancanza di soccorsi – In un tratto di mare lasciato privo di aiuti per giorni, le navi umanitarie solitamente attive in quelle acque sono state messe sotto sequestro in Italia. Le Sea Watch 4 e 5 insieme alla Humanity1 non hanno potuto offrire il loro aiuto, lasciando i migranti alla deriva senza speranza di soccorso. Le voci dei sopravvissuti rivelano il terrore e la disperazione di chi si è trovato a lottare per la vita in mezzo al mare aperto, abbandonato dalla solidarietà umana e dalla mancanza di intervento da parte delle autorità competenti.