![Crisi e licenziamenti: la controversa svolta green dell'azienda Moreschi 1 20240313 182122](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240313-182122.webp)
L’azienda Moreschi in crisi: licenziamenti per la sostenibilità?
La Moreschi, celebre azienda di scarpe di lusso di Vigevano, annuncia una procedura di licenziamento per 59 dipendenti a partire dal prossimo mese di maggio. Questa decisione è giustificata dalla necessità di riconvertire i processi produttivi in chiave green, un obiettivo ambizioso che sembra richiedere la delocalizzazione della produzione altrove. Il passo è dettato dalla società detentrice del marchio, l’istituto finanziario elvetico Hurleys SA, che ha preso il controllo dalla famiglia Moreschi nel luglio 2020.
Le critiche dei sindacati: sostenibilità o mera strategia di svuotamento?
Non tutti accolgono positivamente questa mossa aziendale. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, i sindacati mettono in dubbio la sincerità di questa transizione ecologica. Per loro, la svolta green potrebbe celare un’operazione per svuotare l’azienda mantenendo solo il controllo del marchio. I portavoce di Hurleys assicurano che la produzione rimarrà in Italia, sparsa in diverse regioni, mentre a Vigevano resteranno le attività di progettazione, controllo qualità e lo spaccio aziendale. Nonostante le promesse di nuove assunzioni e di una crescita significativa con l’apertura di nuovi negozi, i sindacati rimangono scettici.
La reazione della Cgil e di Maurizio Landini
La Cgil, tramite la segretaria provinciale pavese Giovanna Currò, annuncia una battaglia in difesa dei lavoratori colpiti dai licenziamenti. Tuttavia, Maurizio Landini, segretario generale del sindacato, sembra essere in linea con le politiche ecologiste imposte dalla Commissione europea. Le dichiarazioni di Landini sulla priorità di contrastare il cambiamento climatico e puntare a una transizione ecologica sollevano perplessità sul reale sostegno ai lavoratori in questo contesto di crisi occupazionale.La svolta green promossa a livello europeo sembra mettere in discussione il futuro di molti lavoratori nel settore manifatturiero. Mentre le istituzioni e i sindacati si allineano a queste politiche ambientali, i dipendenti si trovano a pagare il prezzo di una transizione che, se non adeguatamente gestita, potrebbe portare a ulteriori ondate di licenziamenti. La sostenibilità ambientale è senza dubbio un obiettivo fondamentale, ma è essenziale garantire che questo traguardo non vada a scapito dei diritti e della stabilità lavorativa delle persone coinvolte.