Manifestanti bruciano balle di fieno su via Nomentana: Tensione e Caos
Fino a mercoledì sera non si era mai verificato un evento del genere, con la protesta agricola che ha preso una piega inaspettata. Dopo un accordo precedentemente raggiunto dal movimento Riscatto Agricolo con il ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, la situazione è improvvisamente cambiata. Davanti al presidio di via Nomentana, si è assistito allo scambio tra i manifestanti, con l’arrivo dei membri del movimento Agricoltori Italiani che hanno preso posizione. In un gesto di protesta eclatante, alcuni partecipanti hanno posizionato rotoballe in mezzo alla strada e le hanno date alle fiamme.
Una densa nuvola di fumo si è sollevata dalla strada, causando un blocco del traffico con ripercussioni pesanti che si sono estese fino al Raccordo Anulare e a diverse aree limitrofe come Talenti, San Basilio, Nomentano e Montesacro. La tensione era già palpabile dalla sera precedente, come dimostrato da video condivisi sui social, con trattori in movimento e veicoli corazzati della polizia. Passate 24 ore, i manifestanti si sono riuniti in piazza del Campidoglio, portando con sé la loro mascotte, la mucca Ercolina. “La nostra protesta continua poiché non abbiamo ricevuto risposte adeguate dal governo”, ha dichiarato uno dei portavoce del movimento, Salvatore Fais. “Stiamo bruciando rotoli di paglia e non ci muoveremo finché non avremo segnali chiari e concreti.”
Reazioni e Provvedimenti Successivi
Successivamente, in via Nomentana, si è verificato l’incendio delle balle di fieno. Sebbene alcuni agricoltori siano stati identificati dalla polizia, non si sono registrati incidenti. La presenza di un centinaio di attivisti è stata rinforzata dalla presenza del Reparto Mobile della polizia. La strada è rimasta chiusa al traffico per diverse ore, con i vigili del fuoco impegnati non solo nell’estinguere le fiamme delle balle, ma anche nel ripulire la carreggiata dai detriti. La polizia municipale ha deviato il traffico su percorsi alternativi per risolvere i numerosi ingorghi formatisi attorno al presidio, che è stato attivo dal mese di gennaio.
Questo episodio potrebbe portare i manifestanti a lasciare il presidio di via Nomentana, sebbene alcuni di loro potrebbero affrontare denunce per blocco stradale e incendio doloso. Nonostante l’apertura della consolare al traffico alle 20, dopo le operazioni di pulizia svolte dall’Ama sull’asfalto, l’evento ha lasciato una scia di caos e tensione. La situazione rimane fluida, con le autorità e i manifestanti che si ritrovano in una delicata situazione di stallo, mentre la città cerca di tornare alla normalità dopo questo episodio di protesta e incendio inaspettato.