Sul Fentanyl: un allarme in Italia e l’interessamento della ‘ndrangheta
L’allarme in Italia riguardante il Fentanyl, definito come una droga “100 volte più potente della morfina e 50 volte più dell’eroina”, è emerso solo di recente. Mentre negli Stati Uniti tale sostanza ha provocato una vera e propria strage, in Italia il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano, rassicura che al momento non c’è un’emergenza Fentanyl nel paese, ma sono evidenti segnali della sua circolazione. Il Fentanyl, con la sua capacità di trasformare chi lo assume in “morti che camminano”, è definito la “droga degli zombie”. In America, la sua diffusione ha spinto persino la Casa Bianca a intervenire per evitare ulteriori perdite umane. Il coinvolgimento della ‘ndrangheta nell’analisi del Fentanyl è un aspetto preoccupante. Secondo il sottosegretario Mantovano, l’intelligence ha individuato un interesse della ‘ndrangheta per questa droga, utilizzata principalmente nella terapia del dolore. Nonostante siano in corso studi da parte di criminali organizzati per valutarne l’inserimento sul mercato, in Italia è stata condotta un’operazione denominata ‘Painkiller’, che ha portato al sequestro di 100mila dosi di Fentanyl e all’arresto di diverse persone. Questa sostanza, che può essere nascosta in vari oggetti come pagine dei libri o cerotti, rappresenta una minaccia crescente, soprattutto per il suo potenziale letale e la sua diffusione via deep e dark web.
Il Fentanyl: un pericolo emergente e le misure preventive
Il Fentanyl, con la sua capacità di generare uno stato di euforia, è oggetto di un mercato in crescita, soprattutto nel deep e dark web, diventando un ambito di interesse per le organizzazioni criminali, comprese le mafie. Le indagini in corso suggeriscono contatti con fornitori in Cina, evidenziando la necessità di misure preventive per evitare un’eventuale emergenza in Italia, simile a quella vissuta negli Stati Uniti. È stato quindi elaborato il Piano nazionale di prevenzione contro l’uso improprio di Fentanyl e altri oppioidi sintetici, presentato a palazzo Chigi. Il Piano nazionale di prevenzione, accolto positivamente dalla presidente del Consiglio Giorgia Meloni, è stato progettato ispirandosi al principio di prevenzione. L’Italia si distingue come uno dei primi paesi europei ad adottare un piano così articolato per contrastare l’uso improprio del Fentanyl. Questo impegno rappresenta una priorità assoluta per il Governo italiano nella lotta alle droghe e alle dipendenze patologiche. Il farmaco, con effetti superiori all’eroina, è sempre più presente sul mercato illegale, richiedendo un’azione coordinata e efficace per prevenire danni alla salute pubblica. Il Piano nazionale prevede un’ampia gamma di azioni, tra cui la formazione dei professionisti sanitari per il riconoscimento delle overdosi da Fentanyl e la somministrazione tempestiva dell’antidoto. Inoltre, si prevede un monitoraggio costante delle scorte di farmaci antidoto come il Naloxone e la fornitura di sostanze reagenti per interventi immediati in caso di emergenza. Il coinvolgimento delle farmacie, dei Nas e delle Regioni è cruciale per garantire il successo delle misure preventive e di contrasto contro l’abuso di Fentanyl. La consapevolezza e la prontezza di risposta sono fondamentali per proteggere la società da un pericolo potenzialmente devastante.