Intelligenza Artificiale: la Strategia Nazionale Italiana
Il piano italiano per l’intelligenza artificiale ha preso forma durante l’evento ‘L’Intelligenza Artificiale per l’Italia’ promosso dal Dipartimento per la trasformazione digitale e da Agid Agenzia per l’Italia Digitale. Il sottogretario all’Innovazione Alessio Butti ha delineato i punti chiave del piano che sarà finanziato con un miliardo da Cdp Venture Capital.
Responsabilità politica e strategia nazionale
Una delle prime mosse è l’attribuzione alla Presidenza del Consiglio dell’alta responsabilità politica in materia di IA. Butti ha sottolineato che questo tema riguarda la sicurezza nazionale e gli interessi strategici, con implicazioni sulla normativa golden power. Il regolamento Ue, ha precisato, non tratta di sicurezza e difesa poiché non rientra nelle competenze comunitarie.
Il Comitato Interministeriale per la Trasformazione Digitale avrà il compito di definire la strategia nazionale. L’assegnazione della responsabilità politica al Pcm porterà alla definizione della strategia nazionale per l’IA, valutata collegialmente dal Citd.
Strumenti operativi e investimenti
Il governo punta alla costituzione di una Fondazione e di fondi finanziari per avviare progetti di interesse nazionale. Saranno disponibili 800 milioni per promuovere la ricerca e lo sviluppo, selezionare progetti innovativi e finanziare start-up e imprese ad alta tecnologia per portare sul mercato i risultati della ricerca.
Il ruolo di Cdp Venture Capital è cruciale, come dichiarato da Agostino Scornajenchi, Ad e dg. L’azienda contribuirà con un investimento di 1 miliardo di euro, generando un effetto di attrazione sul mercato di altri 2 miliardi. Le tre direttrici principali saranno il trasferimento tecnologico, gli investimenti in fase early stage e la creazione di un Large Language Model italiano.
Il Ruolo dell’Intelligenza Artificiale nel Futuro
L’intelligenza artificiale rappresenta la principale sfida del futuro, come sottolineato da Meloni. L’IA ha rivoluzionato il paradigma, mettendo a rischio non più solo il lavoro fisico ma anche l’intelletto umano, elemento che ha sempre contraddistinto l’essere umano.
Secondo il Pd, gli annunci attuali sono visti come un’operazione di tech-washing. Le proposte presentate sembrano tardive e non competitive rispetto ad altri Paesi europei come la Francia e la Germania, che attraggono grandi investimenti privati nel settore dell’IA.
Manifesto di Anitec-Assinform
Anitec-Assiform ha pubblicato un manifesto per istituzioni e imprese, invitando a sfruttare al massimo il potenziale dell’IA minimizzando i rischi. L’associazione propone una visione tecno-realista che bilanci tecno-utopia e tecno-pessimismo.
L’IA non sostituirà mai completamente l’uomo, ma rappresenta un’opportunità senza precedenti per democratizzare l’informatica e cambiare il rapporto tra uomo e macchina. Le politiche pubbliche dovrebbero accompagnare le persone nelle transizioni e valorizzare la collaborazione pubblico-privato per lo sviluppo e l’adozione di tecnologie innovative.