Salvini denuncia il dossieraggio: “Esposti in tutte le procure”
Matteo Salvini, ministro dei Trasporti e leader della Lega, ha espresso gravi accuse durante la sua partecipazione alla trasmissione televisiva Quarta Repubblica condotta da Nicola Porro. Salvini ha sollevato il caso dell’inchiesta sul presunto dossieraggio, sottolineando che si tratta di un problema che coinvolge funzionari dello Stato che avrebbero spiato migliaia di cittadini. Il leader leghista ha dichiarato con determinazione: “La Lega farà esposti in tutte le Procure italiane. Non erano tre singole persone a spiare, ma un sistema ben orchestrato.” Salvini ha evidenziato come il suo partito sia stato particolarmente preso di mira, affermando di essere scomodo per un sistema corrotto.
In un’escalation di denunce, Salvini ha proseguito affermando: “Funzionari che spiavano costantemente non solo politici, ma anche imprenditori, cantanti e calciatori. Alcuni nomi sono emersi, ma non rappresentano l’intera vicenda.” La situazione ha portato Salvini a porre l’interrogativo se sia necessaria la creazione di una commissione parlamentare d’inchiesta. Rispondendo a Porro, Salvini ha sottolineato l’importanza del lavoro della commissione Antimafia e ha manifestato la disponibilità a istituire una commissione d’inchiesta, se necessario. La determinazione di Salvini emerge chiaramente quando afferma: “Neanche in Unione Sovietica o in Corea del Nord si sono verificati fatti simili. Io non arretrerò di un millimetro.”
La richiesta di pulizia nel sistema
La denuncia di Salvini si estende a vari settori dello Stato, coinvolgendo finanza, magistratura e giornalismo. L’ex Ministro dell’Interno ha espresso la speranza che venga fatta pulizia una volta per tutte, riconoscendo la necessità di affrontare e risolvere le infiltrazioni che minano il corretto funzionamento delle istituzioni. Salvini ha evidenziato le figure di Melillo e Cantone, noti magistrati legati a un’area politica non di destra, indicandoli come attori coinvolti nelle manovre contro di lui e la Lega.
La grave situazione denunciata da Salvini mette in luce la complessità delle dinamiche di potere e controllo che possono svolgersi all’interno delle istituzioni. La richiesta di trasparenza e di responsabilità da parte del leader leghista evidenzia la volontà di affrontare il problema alla radice, garantendo la tutela dei diritti e della democrazia. La vicenda sollevata da Salvini, se confermata, potrebbe avere ripercussioni significative sul panorama politico italiano, mettendo in discussione la correttezza e l’etica delle pratiche intraprese da alcuni settori dello Stato.