Forze russe attaccano con droni kamikaze in Ucraina: 35 abbattuti
Le forze russe hanno lanciato 39 droni kamikaze sull’Ucraina, con un bilancio di 35 abbattuti dalle difese aeree di Kiev durante la notte. L’Aeronautica militare ucraina ha riferito su Telegram riguardo a questo attacco, che includeva anche quattro missili guidati antiaerei S-300, colpendo le regioni di Kharkiv e Donetsk. Al momento, non si hanno notizie di feriti o vittime a seguito di questi attacchi. L’azione è stata condotta con droni di tipo Shahed, lanciati dalle aree di Capo Chauda nella Crimea occupata e Primorsko-Akhtarsk in Russia. I droni senza equipaggio abbattuti sono stati individuati principalmente nelle regioni di Kirovohrad, Mykolaiv, Dnipropetrovsk, Cherkasy, Odessa, Kherson, Khmelnytsky, Vinnytsia, Kiev e Zhytomyr, evidenziando un attacco diffuso su diversi territori ucraini.
Reazioni e situazione attuale
Il presidente ucraino, Zelensky, ha dichiarato in merito alla situazione: “La Chiesa è al fronte, non a mediare virtualmente”. Queste parole riflettono la gravità della situazione e il coinvolgimento diretto del paese nella difesa contro gli attacchi russi. L’Ucraina si trova ora a fronteggiare non solo una minaccia militare diretta ma anche la necessità di proteggere la propria popolazione e i territori colpiti. In un momento di crescente tensione, con attacchi sempre più aggressivi da parte delle forze russe, l’Ucraina si prepara a far fronte a ulteriori minacce e a difendere la propria sovranità. La comunità internazionale osserva con preoccupazione gli sviluppi in corso, cercando di garantire una risposta adeguata e di favorire la ricerca di una soluzione diplomatica a una crisi che rischia di avere ripercussioni globali.