![Lo scoppio del caso del presunto dossieraggio e le implicazioni sull'investigatore coinvolto 1 20240311 131516](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/03/20240311-131516.webp)
Lo scoppio del caso del presunto dossieraggio
Il caso del presunto dossieraggio è esploso soprattutto perché il finanziere ha deciso di svelare tutte le sue ricerche per la Direzione nazionale antimafia. Pasquale Striano, il finanziere coinvolto, ha rivelato dettagli che hanno portato all’attenzione pubblica questo intricato scenario. Secondo quanto riportato da Giovanni Bianconi sul Corriere della Sera, l’intervento del procuratore di Perugia Raffaele Cantore ha gettato luce su un ‘verminaio’ che Striano sembra aver voluto denunciare. La sua decisione di rendere pubbliche le sue indagini ha scatenato una serie di eventi che minacciano di mettere in discussione la teoria sui mandanti dietro a queste azioni.Le indagini e la svolta nel comportamento di StrianoDue mesi prima delle perquisizioni, il caso sembrava destinato a concludersi nella discrezione. Tuttavia, la situazione ha preso una piega diversa quando il ministro della Difesa, Guido Crosetto, ha presentato un esposto che ha portato la procura di Roma ad agire. La scoperta degli accessi alla banca dati dell’Agenzia delle Entrate ha portato gli inquirenti a chiedere informazioni al procuratore della Dna Antonio Laudati, che ha accelerato gli accertamenti su Striano. In procinto di essere incriminato, Striano è stato convocato per esporre la sua versione dei fatti.
La decisione di Striano e le implicazioni
La svolta si è verificata quando Striano ha scelto di parlare anziché tacere. Questa decisione ha portato alla luce le sue pratiche di indagine ‘ad ampio raggio’ su incarico del pm responsabile. Il suo apporto di dettagli, inclusi gli accessi alle banche dati documentati in un ‘diario’, ha cambiato radicalmente lo sviluppo del caso. La successiva richiesta di chiarimenti a Laudati da parte dei pm di Roma ha trasformato l’indagine, spostando il fascicolo da Roma a Perugia.Le conseguenze e la posizione di StrianoLa situazione si è ulteriormente complicata con la negazione da parte di Laudati delle dichiarazioni di Striano, che ha rivelato possibili collaborazioni con un magistrato. La convocazione a Perugia per nuovi interrogatori ha visto l’assenza di Striano in attesa del completamento delle indagini. Le sue parole inviate alla redazione del Giornale delineano la sua determinazione: ‘Risponderò davanti a un giudice, poi vedrai che succederà. Ho fatto il mio lavoro con dignità e professionalità assoluta e con i miei metodi, non quelli dei burocrati.’ Questo atteggiamento sembra mettere in discussione la teoria dei mandanti dietro alle sue azioni investigative.