Sciopero generale e proteste a Roma: Lavoratori Enel in prima linea
Nella giornata dell’8 marzo, a Roma, si è tenuto uno sciopero generale che ha visto centinaia di lavoratori dell’Enel protestare in piazza Verdi davanti all’ex Zecca dello Stato, attuale sede dell’azienda energetica. L’agitazione si è inserita nel contesto dello sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati Cgil, Cisl e Uil, coinvolgendo diversi settori tra cui trasporti, scuola, sanità e uffici. Il segretario della Cgil, Maurizio Landini, presente alla manifestazione, ha sottolineato l’importanza di riportare il lavoro e i bisogni delle persone al centro dell’agenda politica.
La protesta dei dipendenti Enel è motivata dal piano industriale presentato dall’azienda, ritenuto inefficiente e privo di prospettive per il futuro dei lavoratori. Le critiche riguardano la mancanza di investimenti sia nella produzione che nella distribuzione, oltre alla carenza di personale che porta i dipendenti a coprire più turni. Il piano prevede inoltre una massiccia esternalizzazione dei servizi, mettendo a rischio la qualità del servizio e aumentando il pericolo di incidenti sul lavoro. Un ulteriore elemento di tensione è rappresentato dalla scadenza nel 2030 della concessione statale sulle linee elettriche, attualmente detenuta dall’Enel in larga parte.
Corteo delle donne: voce contro la violenza patriarcale
Il corteo delle donne, organizzato dall’associazione ‘Non una di meno’, ha rappresentato un momento significativo della giornata dell’8 marzo a Roma. Migliaia di partecipanti hanno marciato dal Circo Massimo seguendo un percorso che ha attraversato diverse strade della città, provocando ripercussioni sul traffico locale. La manifestazione si è focalizzata sui temi della lotta alla violenza patriarcale, dell’autosufficienza economica e della pace, rispondendo alle polemiche riguardanti l’esclusione di partecipanti israeliane.
Le organizzatrici hanno chiarito che la protesta si pone contro il colonialismo e non contro una nazionalità specifica, accogliendo tutte le donne che condividono l’obiettivo di contrastare progetti coloniali. Parallelamente al corteo, è stato organizzato un presidio a Largo Argentina contro la precarietà nel mondo della cultura, ampliando così il fronte delle rivendicazioni legate ai diritti delle donne.
Promozione dell’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile
In occasione dell’8 marzo, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha sottolineato l’importanza di promuovere l’uguaglianza di genere e l’emancipazione femminile. Tajani ha proposto l’introduzione di nuove panchine rosse, simbolo dei femminicidi, presso la Farnesina e in tutte le ambasciate italiane come segno di impegno contro la violenza e la discriminazione verso le donne. Il ministro ha evidenziato il ruolo chiave dell’Italia nel promuovere azioni concrete a favore delle donne, con particolare attenzione all’Africa e al Piano Mattei.
La Cgil ha reso pubblici i risultati di una ricerca sul lavoro delle donne nel settore finanziario, evidenziando disuguaglianze salariali e di rappresentanza nei ruoli di vertice. Le statistiche mostrano una presenza maggiore di donne tra gli impiegati ma una sproporzione significativa nei ruoli dirigenziali, accompagnata da differenze salariali a sfavore delle lavoratrici. Questi dati confermano la necessità di continuare a lottare per garantire pari opportunità e retribuzioni equilibrate per le donne nel mondo del lavoro.