![Cronaca di violenza a Palermo: la lotta tra Zisa e Brancaccio 1 20240214 235532](https://masainews.it/wp-content/uploads/2024/02/20240214-235532.webp)
Risse e spari a Palermo: la rivalità tra Zisa e Brancaccio
Risse e spari hanno scosso le strade di Palermo, evidenziando la violenta rivalità tra i quartieri della Zisa e di Brancaccio. La figura di Marco Cucina, noto come ‘u Cucina’, è emersa al centro di questa cronaca criminale. Già noto alle autorità per reati del passato, Cucina si è nuovamente reso protagonista di sparatorie e scontri, generando paura e terrore tra i residenti della città.
La pericolosa conversazione intercettata
Nel recente blitz delle forze dell’ordine, nove affiliati al mandamento di Brancaccio sono stati arrestati, rivelando dettagli inquietanti. Attraverso intercettazioni, è emersa una conversazione tra Giuseppe Chiarello, un arrestato, e altri membri coinvolti. Si discuteva della crescente tensione tra i giovani del quartiere Sperone e esponenti della criminalità legati alla Zisa. L’obiettivo era evitare il ricorso alle armi da fuoco dopo scontri violenti che hanno già segnato la zona.
Le parole di Girolamo Castiglione, noto come Mimmo u spara spara, riflettono il clima teso e pericoloso che si è instaurato: ‘Ora non sia mai che si fanno (uccidono, ndr) u’ Cucina’. Le preoccupazioni per possibili rappresaglie erano palpabili, evidenziando la delicatezza della situazione. Anche Giancarlo Romano, poi assassinato, si era espresso chiaramente sulla persistente ostilità tra i gruppi coinvolti, confermando la mancanza di volontà di pacificazione.
L’escalation di violenza e l’omicidio di Lino Celesia
La rivalità tra Zisa e Brancaccio ha raggiunto livelli estremi con l’omicidio di Lino Celesia, avvenuto all’interno di una discoteca a Palermo. L’atmosfera di scontri e ritorsioni, evidenziata dalle intercettazioni, ha portato alla perdita di vite innocenti, mettendo in luce il pericolo costante che incombe su queste comunità. Le indagini e gli arresti effettuati sono solo la punta dell’iceberg di una realtà criminale profonda e radicata.