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Introduzione di uno Psicologo di Base in Trentino per la Salute Mentale dei Bambini e degli Adolescenti
La proposta di introdurre uno “psicologo di base” in Trentino rappresenta un passo significativo verso il miglioramento della salute mentale, in particolare per bambini e adolescenti. Secondo quanto riportato dalla consigliera Demagri, le malattie psichiatriche colpiscono oltre il 10% di questa fascia di età, sottolineando l’urgenza di intervenire in modo efficace. L’analisi dei bisogni della popolazione trentina ha evidenziato le difficoltà degli psicologi nel gestire la crescente domanda di assistenza, spingendo alla formulazione di un disegno di legge composto da otto articoli.
Finalità e Ambiti di Intervento della Psicologia delle Cure Primarie
Il disegno di legge proposto non solo individua le finalità e gli ambiti di intervento della psicologia delle cure primarie, ma definisce anche le competenze, i titoli e i requisiti necessari per lo psicologo di cure primarie. Un elemento chiave è l’istituzione di un corso specialistico provinciale in psicologia delle cure primarie, obbligatorio per coloro che desiderano esercitare questa professione. Paolo Zanella sottolinea che in regioni come la Puglia, la Calabria e il Lazio, l’istituzione dello psicologo di base è già una realtà normativa, rivelando l’importanza di questa figura come punto di accesso primario ai servizi di salute mentale.
L’intento è non solo quello di fornire un primo livello di supporto psicologico immediato, ma anche di ridisegnare la rete dei servizi presenti sul territorio, garantendo un’assistenza più capillare. L’istituzione di questo servizio diventa pressante, considerando l’aumento della domanda di supporto psicologico e la maggiore consapevolezza della popolazione sull’importanza della salute mentale, amplificata dalle sfide psicologiche emerse durante il periodo pandemico.
La Salute Mentale come Priorità: Dati e Necessità
La centralità della salute mentale come questione prioritaria è confermata dai dati recenti. L’attenzione verso questo tema è cresciuta considerevolmente negli ultimi anni, passando dall’essere marginale a diventare un punto focale nel dibattito pubblico. In Trentino, il 4% della popolazione, pari a circa 19.000 persone, soffre di sintomi depressivi, con una maggiore incidenza nelle donne (7%) e in categorie svantaggiate economicamente come disoccupati, casalinghe e pensionati (11%). L’aumento delle richieste di assistenza professionale dopo il 2020 evidenzia l’urgenza di garantire un supporto adeguato.
La psicologia delle cure primarie si configura come il primo livello di intervento per la salute mentale, svolgendo un ruolo cruciale nella prevenzione, promozione della salute, diagnosi e trattamento precoce, nonché nell’indirizzamento ai servizi specializzati. Questo servizio consentirà consulenze immediate, riducendo le attese attuali e garantendo un percorso di cura personalizzato e gratuito, analogamente al medico di base.
Paola Demagri sottolinea che la psicologia delle cure primarie sarà erogata da professionisti convenzionati, operanti su diversi fronti, dalle strutture ambulatoriali alle Case della comunità fino all’assistenza domiciliare per soggetti fragili, disabili o anziani. L’obiettivo è fornire una risposta diffusa e prossima alle esigenze crescenti di supporto psicologico, creando una rete interconnessa con medici di base, pediatri e altri operatori sanitari per affrontare in modo sinergico i bisogni psicologici della popolazione.